La giornata era sicuramente partita con tutti i migliori propositi... dalla temperatura "primaverile", alla impaziente curiosità di scoprire un nuovo percorso, presentato sul web come un best dell'appenino forlivese, e il risultato è stato pari alle attese... concludendosi con grande entusiasmo e soddisfazione.
Il percorso si può suddividere in due parti e non soltanto perchè divisi dalla sosta ristoratrice a S. Sofia, ma anche per la caratterizzazione che ognuna di esse esprime: la prima molto aspra e selvaggia, la seconda più ciclistica. Da Galeata si sale immediatamente in asfalto lungo un bellissimo viale di cipressi fino all'eremo di Sant' Ellero (il patrono di LUGO !!!) e poi si prosegue lungo una strada forestale ampia e panoramica fino alla cima del Monte Altaccio (736 mt) e non dimenticando un altrettanto interessante single -track lungo la costiera che porta fino alla rocciosa cima. La discesa conseguente è spettacolare, interminabile, fino a giungere al borgo di Camposonaldo nella valle o meglio sulla strada che congiunge la Valle del Bidente con quella del Rabbi e giunge nei pressi di Premilcuore: ci sarà sicuramente occasione in futuro di ricavare una escursione in zona. Giunti a S. Sofia e al consueto CAFFE TIME, ora non ci rimaneva altro se non di ripartire in salita per raggiungere i piani di Sportilia, lungo una stretta e sconosciuta quanto impegnativa strada asfaltata (ahimè), quella che passa nei pressi dei Ruderi del Castello di Pondo e per l'omonimo Santuario mariano, a 525 metri di altitudine, attorniato da una foresta di pino nero, dove viene venerata la Madonna degli occhi (a 500 metri dal Santuario di Collina di Pondo sulla strada Comunale per Saviana c'è la fonte degli occhi ritenuta miracolosa per le malattie degli occhi è meta di visite da parte numerosi fedeli. Si è proseguito poi fino a circumnavigare in costiera il Monte della Sega e scendere a Civitella, transitando per Buggiana (9 km). A Galeata si è concluso questo entusiasmante circolare di 44 km / 1376 mt dislivello.
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