Nel marzo del 1883 Galeazzo Massari, acquista per una cifra irrisoria e trasporta nella sua tenuta di Santa Maria di Fabriago i due leoni, i telamoni e le colonne annodate opere di Nicholaus, provenienti dal protiro della cattedrale di Ferrara. Li possiamo vedere in questa foto storica posizionati proprio all'ingresso del castello di Santa Maria in Fabriago.
Il fatto suscita lo sdegno della stampa di Ferrara a cui Galeazzo Massari risponde sostenendo che “l’arte vera aveva a che fare con leoni e le colonne in discorso come il pepe sulle fragole” e che le sculture di Nicholaus erano “ ruderi quasi informi”.
Ben diversa sarà la posizione di Carlo Sinigallia (avvocato e imprenditore)che, acquistata la tenuta Massari, il 5 marzo 1925 scrive al sindaco di Ferrara Raul Caretti “Nella villa ex Massari a Santa Maria di Fabriago, che fa parte di un tenimento da me acquistato, trovasi vari cimeli storici-artistici della città e provincia di Ferrara, fra i quali i leoni, con le colonne e telamoni che sostenevano sino al 1830 il pronao della cattedrale. Desiderando contribuire alla conservazione del patrimonio artistico della nostra città, mi pregio offrire questi ultimi, e certo qualche altro dei suddetti cimeli, alla signoria vostra illustrissima perchè siano conservati nel museo archeologico che tanto opportunamente la onorevole amministrazione comunale ha istituito nel Palazzo dei diamanti”. Ma non fu così e i Leoni tornarono in Duomo di Ferrara contro la volonta del suo benefattore....
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