Da oggi i cesenati hanno a disposizione una fontana di acqua pubblica filtrata, refrigerata e, volendo, gasata, a cui approvvigionarsi. E' stata inaugurata, infatti, nella mattinata di lunedì 21 marzo la prima 'Casa dell'acqua' della Romagna, così come previsto dal protocollo d'intesa siglato nell'autunno scorso da Comune, Hera spa, Romagna Acque e Adriatica Acque nell'ambito della Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti.
Collocata in via IV novembre, la casa dell'acqua di Cesena si presenta come un chioschetto con una base di m 1,50 x 1,50, alto 3 metri. Tecnologicamente avanzatissima, è dotata al suo interno di macchinari in grado di erogare acqua liscia a temperatura ambiente, refrigerata e gassata refrigerata.
La realizzazione della 'casa dell'acqua' mira a incentivare il consumo di acqua pubblica (che in assoluto è la più controllata) anche come bevanda, e questo ha un particolare significato soprattutto da un punto di vista ambientale. L'Italia detiene il primato europeo di acqua minerale in bottiglia: ogni anno ne consumiamo 194 litri a testa. Ma la confezione (in bottiglie di plastica) e il trasporto (principalmente su gomma) dell'acqua minerale ha enormi ripercussioni sull'ambiente, in termini di emissioni di gas serra e di rifiuti prodotti.
Ecco perché l'iniziativa della casa dell'acqua rientra pienamente nel più vasto programma avviato dall'assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Cesena per la riduzione della produzione dei rifiuti e l'abbattimento dell'emissione di anidride carbonica, i cui interventi hanno ricevuto anche contributi dall'Unione Europea tramite il finanziamento di circa 110mila euro del progetto Zerotrade (di cui è capofila proprio il Comune di Cesena).
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