Per fare il pieno di antiossidanti è meglio prepararsi una macedonia o mandar giù una pillolina?
Pillole di vitamina C contro i capillari fragili, compresse di vitamina E contro le rughe, pastiglie ultiminerali contro la caduta dei capelli, perle di betacarotene per favorire l'abbronzatura……E' il boom degli integratori, una miriade di prodotti che affollano gli scaffali dei supermercati. Servono davvero? I prodotti sintetici possono servire - spiega il professor Benvenuto Cestaro, Ordinario di biochimica della Facoltà di Medicina dell'Università di Milano - ma quelli naturali sono più efficaci. Prendiamo il caso della
vitamina E, alla quale ormai tutti riconoscono proprietà antiage. Dalle ultime ricerche risulta che questo micronutriente è molto meno assimilabile nella versione di sintesi che in quella naturale contenuta, ad esempio, nel germe del grano o negli olii premuti a freddo. Questo perché, in quella sintetica, delle tre molecole che compongono la vitamina una sola si lega alla proteina che la rende assorbibile, mentre le altre rimangono nel fegato e lì si accumulano, rischiando col tempo di dare problemi di tossicità. Quando invece la sostanza è di origine naturale, viene utilizzata completamente dall'organismo, quindi risulta più efficace e senza effetti collaterali.
vitamina E, alla quale ormai tutti riconoscono proprietà antiage. Dalle ultime ricerche risulta che questo micronutriente è molto meno assimilabile nella versione di sintesi che in quella naturale contenuta, ad esempio, nel germe del grano o negli olii premuti a freddo. Questo perché, in quella sintetica, delle tre molecole che compongono la vitamina una sola si lega alla proteina che la rende assorbibile, mentre le altre rimangono nel fegato e lì si accumulano, rischiando col tempo di dare problemi di tossicità. Quando invece la sostanza è di origine naturale, viene utilizzata completamente dall'organismo, quindi risulta più efficace e senza effetti collaterali.
IL PROBLEMA E' NELLE DOSI
Già nel 2002, i ricercatori dell'Università di Oxford avevano messo sotto esame 31 vitamine e minerali comunemente offerti sul mercato sotto forma di integratori, arrivando a questa conclusione: la maggior parte delle sostanze sono sicure, ma solo se consumate entro certi limiti.
Altrimenti, ben 5 possono causare danni irreversibili:
•Betacarotene - Oltre i 7 mg al giorno può aumentare il rischio di cancro ai polmoni nei fumatori e nei soggetti esposti alla polvere d'amianto
•Manganese - Oltre i 4 mg/die può causare danni ai muscoli ed al sistema nervoso
•Acido nicotinico (più noto come vitamina PP) e fosforo - Oltre i 250 mg/die possono danneggiare le cellule, gli organi e i tessuti
•Zinco - Superati i 25 mg/die è pericoloso per sistema immunitario e la struttura ossea. Può anche causare anemia
Ma i rischi non finiscono qui, perché altri micronutrienti possono causare danni temporanei. Ecco qualche esempio: la vitamina C, oltre i 1000 mg/die, può indurre mal di stomaco, diarrea e calcoli; la vitamina A, se assunta in dosi superiori agli 1,5 mg al giorno, raddoppia il rischio di fratture (rispetto a un consumo quotidiano inferiore a 0,5 mg al giorno) e superati i 3 mg/die può danneggiare il fegato, il sistema nervoso e, nelle donne incinte, il feto. Sotto accusa anche calcio e ferro che, superati rispettivamente i 1500 e i 27 mg/die, possono provocare nausea, diarrea e vomito.
Quindi..... meditate gente, meditate!
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