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lunedì 11 aprile 2011

Curiosando nei dintorni di Russi

Russi vanta una storia bimillenaria, come attesta l’area archeologica della sua importante Villa Romana. Il sito archeologico fu messo in luce, casualmente, per la prima volta nel 1938 durante gli scavi in una cava di argilla. A 11 metri di profondità dal piano-campagna, furono trovate tracce di impianti termali successivamente ricoperti a causa degli eventi bellici con delle pavimentazioni a mosaico stupende e che oggi sono a disposizone dei visitatori.
La villa era, probabilmente, l'edificio padronale di un vasto podere i cui prodotti venivano destinati ad approvvigionare la flotta romana che era stanziata nell'adriatico e nella fattispecie nel porto di Classe.
Nel centro storico sono visibili tracce dell`antico castello di epoca medievale e vicino all’argine del fiume Lamone si trova il seicentesco Palazzo di San Giacomo o Delizia dei Rasponi. Le prime notizie sul palazzo sono piuttosto frammentarie: da una pergamena del Monastero dei Canonici di Porto del 1121 si desume che in quell'anno esisteva nella località una chiesa dedicata a S. Giacomo, mentre la prima notizia del castello è in un documento del 28 ottobre 1155. Il 15 maggio 1156 il Vescovo Ramberto concede quel luogo ai canonici regolari di S. Maria in Porto i quali nei sec. XV e XVI vi ebbero un piccolo monastero. L'antico nome di Raffanara contraddistingueva la località in riferimento ad un castello andato distrutto nelle lotte tra faentini e ravennati. La tenuta di Raffanara viene acquistata dal Conte Guido Carlo Rasponi, fratello del futuro Cardinale Cesare, nel 1664. Inizia così l'ampliamento dell'antico corpo di fabbrica che porterà alla costruzione del Palazzo di S. Giacomo, residenza di villeggiatura estiva della nobile famiglia ravennate.
A Russi sono visitabili oltre il complesso archeologico della Villa Romana, attorniato dall`area di riequilibrio ecologico, l’Antiquarium della villa romana e la Pinacoteca, conservate all`interno dell`antico castello, e una interessante collezione privata di campane.
Due pievi degne di nota, situate nelle località vicine, Pieve di Santo Stefano in Teguri a Godo (km 5) e Pieve di San Pancrazio (km 4) completano il suo patrimonio storico-architettonico.

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