Lunghezza: 32 km - Dislivello 1868 mt
P. Media: 5,8% - Difficoltà 183
Locarno (CH) - Si parte da Bignasco (442 m) con pendenze tutt'altro che proibitive e si continua per altri 7 km in falsopiano e anche pianura in un atmosfera molto tranquilla. Il traffico in genere è piuttosto ridotto, anche se nel fine settimana può essere abbastanza fastidioso. Arrivati a Prato Sarnico si comincia a salire veramente. Da Prato Sarnico fino alla diga del Sambuco ci sono circa 12 chilometri di salita mai veramente dura ma sempre piuttosto continua, con pendenze sempre attorno al 7-8%, intervallate da qualche breve tratto più pianeggiante. Superati un numero impressionante di tornanti raggiungiamo il paesino di Fusio ove la strada spiana brevemente per poi riprendere a salire sempre con pendenze attorno all'8%.
Si arriva finalmente, dopo ben 21 km al lago del Sambuco. A questo punto sono stati percorsi poco più di 1000 metri di dislivello, ma la vera salita deve ancora cominciare. Infatti, dopo
aver superato il bel laghetto del Sambuco, si ricomincia a salire con decisione. Se siete affaticati, gli ultimi chilometri di salita si riveleranno un vero calvario. All'inizio ci aspetta un tratto di salita di 1500 metri a tornanti, non ancora veramente impegnativo, con pendenze però tra il 6-10%. Finito questo tratto comincia a delinearsi all'orizzonte un vero e proprio muro di 900 metri con pendenza media del 15%. Questi 900 metri sono veramente impegnativi, la pendenza non molla per un attimo, nemmeno una curva, la strada è un vero e proprio rettilineo infinito. Superato questo tratto infernale, che è sicuramente il più duro della salita, è possibile riprendere decisamente fiato visto che la strada spiana per circa 1500 metri. Ora, superata una fattoria, ci si porta verso l'altro lato della montagna. L'atmosfera si fa sempre più alpestre.
Le difficoltà non sono affatto finite. La strada comincia infatti ben presto a salire, ed in maniera impressionante. Ci aspetta un nuovo tratto di salita estremamante impegnativa di 2,1 km con pendenza media all'11,3%. Le pedenze in questo tratto sono spesso prossime al 15%. La strada a tratti è assai stretta, ci passa a malapena una macchina.
Superati questi ripidi tornanti, si sale ancora, ma con pendenze più umane. L'inferno è ormai alle spalle, ora la pendenza, seppur spesso vicino al 10%, non è più così continua come i precedenti tratti di salita. Il paesaggio è veramente spettacolare. Dopo qualche centinaio di metri rettilinei superiamo un paio di laghetti e ricominciamo a salire a tornanti. Raggiungiamo un altro laghetto e poco sopra vediamo l'imponente diga del lago del Naret. Ormai si è quasi giunti alla meta. Ancora qualche tornante piuttosto duro, una secca contropedenza, e finalmente siamo arrivati. Dopo quasi 34 chilometri di salita e quasi 2000 metri di dislivello possiamo finalmente riposarci. Siamo a quota 2310 metri.
Fonte: www.biciticino.ch
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