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domenica 15 luglio 2012

Missione compiuta....

Quale compito a me ingrato nel ricercare le giuste parole per descrivere l'entusiasmante escursione al Monte Grappa? Una imperiosa ascesa, così differente ed unica nei tre tratti che la compongono e che certamente è da catalogarsi come una "hors categoriè", che esalta le doti del cicloescursionista che con grande soddisfazione mette il "piede a terra" soltanto al Rifugio Bassano a quota 1750 mt, dopo 20 interminabili quanto impegnativi chilometri. La salita che stiamo prendendo in osservazione è quella del Monte Grappa affrontata dal versante di Semonzo considerata da molti la più dura delle 5 scalate; é un’affermazione condivisibile, se pensiamo che sono 19 km all’ 8% di media con punte al 15.
Partenza in auto all'alba (ore 6) da Lugo, arrivo a Romano d'Ezzellino alle 8,20.
La giornata è serena e non troppo calda... ma è ancora presto per cantar vittoria.
Alla rotonda di Romano d'Ezzellino (200 mt altitudine), dove si imbocca il versante Cadorna, abbiamo svoltato a dx in direzione Semonzo e giunti a questa piccola borgata (circa 3 km ) il Monte Grappa ci ha presentato immediatamente il suo biglietto da visita con una serie di ubriacanti 18 tornanti che ci hanno guidato verticalmente per 9 km al 9-10 % di pendenza fino a quota 1.000 mt... per dominare dall'alto tutta la pianura veneta: una vista paradisiaca!.
Raggiunto Campo Croce si entra nel cuore del Massiccio del Grappa; una piacevole e leggera contropendenza di 500 mt ci trasporta fino al bivio per Camposolagna seguendo le indicazioni per Baita Camol: 2,3 km all’10,8%. Un po’ di discesa lascia spazio per recuperare, non ve ne saranno altri. Il clima è mutato e pedaliamo dentro a nuvole minacciose e umide e con scarsa visibilità. Si sale ancora con strappi ad oltre il 10% di pendenza fino al ricongiungimento con la Strada delle Malghe (congiunzione con il versante temuto del Salto della Capra) proseguendo con pendenze che si mantengono tra il 9 e il 10% per un paio di km, quando ci si innesta con la Cadorna e manca meno di 1 km al sospirato Rifugio Bassano, meta del nostro primo ristoro. Un vero peccato non aver potuto godere sulla cima del Grappa di quella vista panoramica che arriva fino alla costa Adriatica, ma ugualmente tutti soddisfatti per essere stati ugualmente protagonisti di questa innesima "impresa".
Break ristoratore a suon di strudel e birra... fa freddo (15°), indossiamo i giubbotti antipoggia e rimettiamo in moto le gambe intirizzite, ci attende ancora molto per concludere il circolare programmato.
Si scende ora per 27 km lungo il versante opposto da dove siamo partiti, quello di Caupo, tutto immerso nel bosco.... interminabile!. Siamo ora nei pressi di Feltre pedalando sulla ciclabile in direzione ovest, in direzione della Val Sugana. Una ciclabile contornata dai splendidi panorami delle Vette Feltrine, la conca di Arsié e quella di  Cismon e il lago del Corlo: le strade lungo il lago attraversano i paesi di Rocca e di Incino, superando il Col del Gallo, per scendere lungo l'impressionante stradina verso Cismon, fatta di stretti e pericolosi tornanti  scavati nella roccia.
Facciamo ingresso a Cismon del Grappa... nella Valle del Brenta.
Ci spostiamo sul lato destro orografico del fiume superando una lunga passarella in legno, e ci immettiamo sulla Ciclopista del Brenta, quella che ci condurrà fino a Bassano senza percorrere la pericolosa e carica di traffico veloce, la SS47 della Valsugana. Il tratto tra Cismon e Bassano (25 km) è su strada secondaria a traffico promiscuo,  ben praticabile e percorso da molti ciclisti, in leggera discesa ma con dei ripetuti rilanci in salita che ci impegnano ugualmente.
Il passaggio dal centro di Bassano è... un passaggio obbligato, ancor di più è d'obbligo percorrere il Ponte degli Alpini e.... fermarsi ancora un attimo ad osservare le vette circostanti.
Abbiamo percorso 117 km / 2045 mt dislivello.

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