La salita parte poche centinaia di metri dopo quella che porta alla Rocca di
Incino, non vi è nessun cartello ma del resto nemmeno nessun'altra strada,
quindi non c'è possibilità di sbagliare. Dopo un paio di tornanti si gira sul
costone della montagna dalla parte opposta rispetto alla salita della Rocca, per
poi addentrarsi nel cuore del Monte Grappa. Superato un tratto piuttosto ripido
(vedi foto tornante) la strada diventa sterrata ( ora asfaltata ) e lo rimarrà
per quasi 10km. Il fondo è perfetto (terra compattata e liscia, pochissimi
sassi) fino al km 9, dove ad un bivio si prende a destra in discesa. Questo è
forse il tratto peggiore, il fondo peggiora leggermente anche se perfettamente
percorribile in bici da corsa senza difficoltà; avendo una MTB si potrebbe
correre parecchio, mentre con la bici da corsa si è costretti a limitare la
velocità e si ha la sensazione di prendere quota, mentre come si vede dal
grafico la pendenza di questo tratto di strada è quasi nullo. Come sterrato
finisce la strada prende a salire in prossimità del bivio per il Finestron,
mentre proseguendo a sinistra ci aspettano 3km davvero impegnativi che terminano
in corrispondenza di un capitello; svoltando a sinistra si esce dal bosco e si
pedala tra i pascoli, salendo ancora di qualche chilometro (ci aspettano ancora
2 tratti di sterrato in ottimo stato) fino a congiungersi con la s.s. Cadorna
circa 800 metri dopo il rifugio Forcelletto. Da qui alla cima la strada è la
classica ascesa da Seren e da Caupo.
Nel complessivo una salita bella ed impegnativa, interessante alternativa alla già
note salite "classiche". La si può fare senza problemi in bici da corsa, peccato
il lungo falsopiano centrale che ne altera inevitabilmente i tempi di
percorrenza.
Fonte: www.bici.135.it
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