Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 6,00
Partenza: Romano d'Ezzellino (Campo sportivo) ore 8,30
(Km 90 / 2.177 mt. disl.)
Percorso: Percorso: partenza da Romano d’Erzellino, Semonzo, Campo Croce, Rifugio Bassano (1745), Caupo, Seren del Grappa, Arsiè, Rocca, Incino, Cismon, Pove, Bassano, Romano d’Erzellino.
Si potrebbe anche dire "provaci ancora Sam" intendendo l'ennesimo tentativo di scalare il mitico Monte Grappa dopo i numerosi tentativi andati a fallimento per colpa delle pessime condizioni meteo. Quindi ora non ci rimane che conquistare sabato prossimo questa mitica vetta!
Il ritrovo, il parcheggio e la partenza avviene dagli impianti sportivi di San Giacomo di Romano d'Ezzelino, in Via Benedetto Marcello. Ci si dirige verso Romano d’Ezzelino, puntando verso Nord e, soprattutto, verso il Monte Grappa. Alla rotonda di Romano d’Ezzelino si svolta a destra, in Via Dante Alighieri. Siamo sulla SP74, che diventerà SP26 dopo poco più di un km, quando entriamo in provincia di Treviso. Giungiamo a Semonzo. La salita di Semonzo (SP140) è considerata da molti la più dura delle 5 scalate. E’ un’affermazione condivisibile, se pensiamo che sono 19km all’ 8% medio. Tuttavia la pendenza massima è intorno al 15%, non ci sono le punte “estreme” che abbiamo trovato nella prima ascesa. Ne consegue che la difficoltà è nel suo essere sempre dura e regolare. Un’altra difficoltà potrebbe essere dovuta alla sua esposizione a Sud e alla protezione offerta dalle piante: scarsa quella offerta dai cipressi della prima parte, inesistente nella seconda. La prima parte (21 tornanti, 8,5% medio, partendo dalla Chiesa di Semonzo), ci porta a Campo Croce. A Campo Croce c’è più di un km dove possiamo recuperare energie per la seconda parte, più dura della prima. Al bivio per Camposolagna teniamo la destra seguendo le indicazioni per Baita Camol: 2,3 km all’10,8%. Un po’ di discesa lascia spazio per recuperare, non ve ne saranno altri. Si sale ancora con strappi ad oltre il 10% di pendenza fino al ricongiungimento con la Strada delle Malghe. Al bivio con la strada che sale da Possagno si riprende a salire con pendenze che si mantengono tra il 9 e il 10% per un paio di km, quando ci si ricongiunge con la Cadorna e manca meno di 1 km al Rifugio Bassano, meta finale della nostra ascesa.
La discesa verso Caupo è lunga, molto lunga. Sono più di 28 km, contrassegnati anche dalla presenza di 2 contropendenze. La prima inizia all’incrocio con la SP148 dopo 2,4 km. Mentre in precedenza, svoltando a sinistra, si è scesi a Romano d’Ezzelino, ora si svolta a destra, in direzione Feltre. Per un paio di km si procede in leggera salita, lasciando alla propria sinistra il Rifugio Scarpon. Dopo aver superato una breve galleria (che non necessita di dispositivi di illuminazione), ci si lancia in discesa sul Monte Pertica, fino a raggiungere la località Forcelletto, dove inizia un’altra contropendenza di circa 1,6 km. Successivamente la strada non presenta difficoltà: dapprima si mantiene irregolare, poi si spinge decisamente in discesa per alcuni km, lungo una strada piuttosto stretta, fino a quota 1000 slm, dove inizia un tratto di oltre 4 km con pendenze tenui. Gli ultimi 8km di discesa sono senz’altro i più facili. Lunghi rettilinei, carreggiata molto ampia, asfalto in buone condizioni. A Caupo c’è la possibilità di fare rifornimento d’acqua. Una volta raggiunto Caupo e l’Hosteria al Menta (Ristoro e ritrovo), ripartiamo in direzione Arten e Fonzaso. Frassenè, Agana, Soras, per giungere a Arsiè. All’inizio del paese seguire le indicazioni per Rocca: mantenere sempre la strada principale costeggiando il Lago del Corlo fino ad arrivare ad Incino, da visitare il vecchio Ponte delle Catene (molto suggestivo), non più percorribile. Seguire le indicazioni per Cismon (visibile a fondo Valle). Attenzione è una strada esposta, anche se protetta con paracarri e reti è comunque consigliabile affrontarla con cautela; una volta arrivati alla fine della discesa ci si trova a Cismon in località Vannini.
La pista ciclabile ora si imbocca dove finisce la vecchia strada Campesana, quella che corre sulla sponda opposta del Brenta rispetto alla statale Valsugana, nei pressi della birreria "Cornale". Tra Cismon e Bassano non c'è pista ciclabile, ma la vecchia strada Campesana che comunque presenta un traffico davvero scarso.
Valstagna, Campolongo, Pove, Bassano e siamo ritornati al punto di partenza.
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