La chiesa fu costruita nel punto strategico di passaggio al di là del Po di Primaro. Qui il fiume prima del 1780 deviava bruscamente a sinistra (oggi resta traccia dell'antico fiume nella strada che va fino ad Anita, dopo l'osteria del ponte). Lì c'era il cosiddetto 'Passo' col traghetto di barche che metteva in comunicazione Longastrino e Filo con Alfonsine e Ravenna, (da qui il nome della località detta 'Passetto'). C'era quindi un flusso importante di gente e perciò il tempietto venne costruito qui vicino alla strada e al passo. La gente quindi veniva indotta a sostare in preghiera. Vennero chieste sempre più preghiere con feste e processioni solenni soprattutto quando negli anni 1742-46-48 ci fu un'epidemia di afta-epizootica che uccideva gli animali. Terminato il contagio seguirono celebrazioni di ringraziamento. Nel 1765 i fedeli accorsero nuovamente per implorare la grazia della cessazione delle piogge torrenziali che allagavano le campagne. Nel 1780-82 fu realizzato il Drizzagno del Po detto 'dell'Umana' e anche 'della Madonna del Bosco'. Il santuario si trovò ad essere un po' sacrificato dall'argine nuovo del Po (che nel 1820 dovette essere rialzato), Nel 1784 e 1778 invece i fedeli chiesero che la pioggia cedesse dal cielo sui campi aride per la prolungata siccità. Da 'Passetto' la località fu chiamata 'Madonna del Passetto' e poi 'Madonna del Bosco'. In quel periodo il successo del santuario raggiunse il suo apice.
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