L’eremo di Gamogna si raggiunge con una escursione che parte dal Passo dell’Eremo, sulla strada per San Benedetto in Alpe. Da non perdere, lungo la passeggiata, il tratto tra i ruderi dei ‘valloni’ di Gamogna e i panorami sui monti Bruno, Becco e Coloreto.
L’eremo è stato fondato da San Pier Damiani intorno al 1053 e dedicato a San Barnaba, ad uso dei monaci Camaldolesi della sottostante Badia di Acereta o Badia della Valle. Nel 1532 l’eremo fu chiuso per mancanza di monaci e trasformato in chiesa parrocchiale, dipendente dal capitolo della chiesa di San Lorenzo a Firenze. Nel 1866 passò invece alla competenza della diocesi di Modigliana.
La parrocchia fu soppressa però nel secondo dopoguerra per lo spopolamento delle colline, e la struttura dell’eremo cadde inesorabilmente in rovina. Recentemente si sono conclusi importanti lavori di restauro. La chiesa mantiene l’originaria struttura romanica, con una semplice facciata a capanna e un’ampia abside semicircolare con tetto conico rivestito di lastre di ardesia.
Del complesso monastico rimangono anche il chiostro, le celle dei monaci, il forno, gli essiccatoi e la stalla. Attualmente l’eremo è tornato ad essere un luogo di spiritualità, di accoglienza e di preghiera, grazie alla presenza delle monache delle Fraternità monastiche di Gerusalemme.
Per le informazioni si ringrazia www.okmugello.it
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