E' vero, lo sò, il cicloturista vive questa ossessione del meteo in maniera spropositata e grazie agli attuali strumenti web di consultazione ognuno può addirittura essere riconosciuto come il "Giuliacci" nostrano, colui al quale possiamo chiedere e affidarci nelle previsioni dell'indomani.
Appunto per ciò, la vigilia della Granfondo di Russi, si è trasformata in un tormentone di interrogazioni rivolte a chicchessia, nella speranza di trovarne almeno una che potesse ribaltare il comune denominatore meteo dell'indomani: pioggia - pioggia - pioggia.
E' invece......
Una levataccia per essere puntuale all'appuntamento delle 6,30 con i Friends Ad Maiora, una leggera nebbia non faceva presagire niente di buono ma.... la speranza è l'ultima a morire e le regole (oppure si potrebbe parlare di buon senso, che qualcuno ha sicuramente dimenticato!) sono chiare: se piove alla partenza NON partiamo, diversamente GO!
La piazza di Russi, gremita da centinaia di scalpitanti cicloarteiori, rende sempre una certa emozione anche se da molti anni è un appuntamento imperdibile, quale prima-vera manifestazione cicloturista di una certa levatura ed impegno dell'anno. Siamo in parecchi pronti e scalpitanti e questo è dovuto alla complicità del Team GranFondo BN che quest'oggi ha voluto trascorrere una giornata soft, pedalando con NOI, poveri scapestrati delle due ruote (qualcun altro/a ci ha snobbati preferendoci a seriosi allenamenti "alla ricerca della forma mancante",- Totò avrebbe apostrofato: "... ma mi faccia il piacere!") e quindi approfitto per ringraziare GLuca e Fabrizio per aver pilotato questa "impresa".
Comunque ritornando alla nostra GranFondo, credo che gli organizzatori in virtù del numero degli iscritti che aggirano sempre sulle 4.000 unità, debba rivedere con più attenzione il percorso, soprattutto nella ascesa di S. Mamante che è semplicemente un collo di bottiglia, la discesa pericolosa e inopportuna delle Converselle, e il primo controllo posto al culmine di uno strappo con conseguente generazione di una processione di ciclisti imprecanti; in più scarsa attenzione è stata data alla sicurezza con una cartellonistica in alcuni punti poco visibile (vedi svolta per S. Cristoforo da Via dell'appennino), l'attraversamento non assistito, della carreggiata della SS67, quella che uscendo da Castrocaro ti fa immettere sulle Volture e per concludere il ristoro di Fiumana praticamente una invasione della carreggiata da parte dei ciclisti in entrata ed in uscita (e senza alcuno dell'organizazione che cerchi di normalizzare la pericolosa situazione).
Per il resto ok anzi doppio OK, anche perchè da Predappio in poi è saltato fuori anche un non previsto sole rendendo piacevole la vista del percorso e quindi abbiamo potuto veramente godere, pedalando sul Manzo che è semplicemente incantevole, la sua unica e panoramica discesa fino a Bocconi con un fondo stradale impeccabile (considerando il nostro attuale disatroso stato delle strade) ed infine l'ultima salita di un interminabile Monte Colombo (come lo chiamiamo impropriamente noi! Monte Mirabello sarebbe il suo corretto toponimo), e l'insidiosa cornice dei Baccanelli fino al ristoro della Pieve Salutare.
E poi all'arrivo cappelletti a go-go! Vi sembra poco?
Per ciò che riguarda invece il gruppo Ad Maiora,credo proprio che oggi si è potuto constatare l'assimilazione da parte di tutti della nostra filosofia pedalatoria creando i presupposti per poter disputare, con pieno divertimento, una stagione ricca di appuntamenti diversificati e anche impegnativi.
Ma sempre con un sorriso!
18 aprile / 156 km percorsi / 1.955 mt dislivello / Tempo di pedalata 6.20 ore
Temperatura rilevata a Rocca San Cassiano 18°
Salite: S. Mamante, Volture, S. Cristoforo, Valico del Manzo, Monte Colombo
Partecipanti n°15
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