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mercoledì 14 aprile 2010

RANDONNE'E DELLA ROMAGNA

2 MAGGIO 2010
Organizzazione UCF BARACCA LUGO
Ritrovo dalle 4.30 a LUGO - Centro Civico Lugo Sud - Via Rivali S.Bartolomeo n.2
Partenza alla francese 5.30/6.30
Distanza 300 km
Dislivello 2.890 mt
All'arrivo ristoro e pasta party (fino alle 03.00) A disposizione docce calde.
Per info ed iscrizioni: info@ucfbaracca.it, www.ucfbaracca.it

La prima parte, è completamente pianeggiante.
Si parte da Lugo, dopo aver passato i Comuni di Fusignano, Alfonsine, si arriva a S. Alberto dove si attraversa il Fiume Reno con il traghetto, quindi si costeggiano le Valli di Comacchio e si arriva a COMACCHIO, dove è situato il primo controllo presso i famosi Tre Ponti.
Si lascia la provincia di Ferrara e si passa in quella di Bologna. Dopo aver attraversato la via Emilia, si affronta la prima salita, di circa 2,5 km. per arrivare a Dozza al secondo controllo, un piccolo borgo medioevale, famoso anche per la biennale del muro dipinto, una galleria d'Arte a cielo aperto tatuato di murales dallo stile più vario, oltre 90 opere dipinte sui muri da artisti diversi per nazionalità tecniche e stili.
Si arriva dopo pochi km. a IMOLA, dove si passerà accanto all''autodromo Dino Ferrari.
Si ritorna per pochi km nella provincia di Ravenna, si  attraversa Casola Valsenio, dove si trova prima del del paese, il Cardello, un singolare edificio dove lo scrittore Alfredo Oriani trascorse quasi tutta la vita.
Si passa poi nella provincia di Firenze:  Palazzuolo sul Senio, incantevole borgo nel cuore della Romagna toscana;  dopo un paio di km,  inizia la prima vera salita, la mitica Sambuca (m. 1061)  La salita è lunga 10,7 chilometri, il dislivello piuttosto elevato (624 metri), la pendenza media significativa (5,8), l'impossibilità di "tirare il fiato" e la presenza di alcuni tratti con pendenze superiori al 10%, fanno della Sambuca un passo da affrontare col massimo rispetto e con una buona condizione atletica. Dal passo ampio colpo d'occhio su tutta la vallata del Senio, caratteristiche le dorsali che alternando tratti rocciosi a tratti con bassa vegetazione regalano interessanti giochi di colore. Dal passo, dopo 2 chilometri di bella discesa, seguiti poi da una risalita di 1,8 chilometri si arriva a Prato all'albero (mt. 1010), ampia area attrezzata ricavata su ampi prati ai margini di una folta abetaia. Restano ora circa 2 chilometri caratterizzati nel tratto terminale da un vasto panorama sul Mugello, per giungere a COLLA DI CASAGLIA (mt. 913). 
Proseguendo, circa 6,5 chilometri in discesa, si giunge alla borgata di Crespino dove è situato il terzo controllo. Si giunge poi al paese di Marradi, "un castello posto a piè dell'Alpi che dividono la Toscana dalla Romagna" (Niccolò Macchiavelli), uno dei centri più caratteristici delle valli del Mugello.
Qui inizia la seconda vera salita: il Passo dell'Eremo. E' una salita dal fascino notevole poiché attraversa zone fra le più belle, intatte e selvagge dell'intero Appennino. La salita, (10,7 chilometri) non presenta pendenze massime elevate (mai superiori al 10%). Tuttavia ha una pendenza media del 5,5% e non concede molte possibilità di recupero. Il dislivello superato è di 593 metri. Il traffico è pressoché inesistente e l'asfalto è in ottime condizioni. Giunti al passo dell'Eremo (mt. 921) si scende per circa 1 km. per poi risalire 1,7 km. e arrivare al Passo Peschiera (mt. 930).
Inizia la lunga discesa, per arrivare a San Benedetto dove si trova la famosa cascata dell'Acquacheta ricordata da Dante nella Divina commedia.
Si percorrono una decina di km. sulla statale che porta al Passo del Muraglione, quindi si gira a sinistra per affrontare l'ultima salita: il monte Busca.
Salita di 7 km, con pendenza media del 5,3% e un dislivello di 364 m.
Dopo 5,2 Km, in località "Inferno" sulla destra c'è un edificio rurale disabitato con piazzale antistante e con scritta a vernice sui muri (il vulcano).
Si giunge quindi in vetta al passo del monte Busca dove verrà effettuato il quarto controllo, poi si scende per 6 km. fino ad arrivare a TREDOZIO, piccolissimo centro abitato il cui più importante reperto artistico da visitare è la pieve di san Michele, la cui costruzione risale al XIII secolo.
Dopo 10 km. si arriva a Modigliana; la sua rocca medievale fu culla della potenza dei Conti Guidi, signori di parte ghibellina, che attraverso più di 200 castelli controllavano un vastissimo territorio, esteso fra Romagna e Toscana.
Mancano all'arrivo 50 km. tutti in pianura, passando da Faenza.
Rimangono quindi gli ultimi 20 km per arrivare a Lugo.

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