giovedì 31 maggio 2012
Blockhaus... si parte!
Ancora
3 settimane ci dividono dall'escursione cicloturistica che effettueremo in
Abruzzo nel weekend del 22-24 giugno, ma ugualmente è già alta la
"febbre" e l'impazienza del partire. Se il meteo ci assiste
trascorreremo insieme, due giornate incredibili nel cuore dell'Abruzzo. la
regione dei parchi, pedalando fin sulla Maiella, la montagna madre.
Il
ritrovo e la partenza è fissato per venerdì 22 alle ore 13,30 - Piazzale
supermercato Penny Market, Via Foro Boario; come mezzo di trasporto
utilizzeremo 2 Pulmini 9 posti (con portabiciclette e ruote sul tetto / le
biciclette non necessitano di copertura e/o bag) e prevediamo per l'orario di
cena, di raggiungere Sulmona (HOTEL
SANTACROCE MEETING****), nostro campo base delle 2 escursioni
programmate. Il rientro a Lugo è previsto per le ore 21,00 di domenica 24
giugno.
mercoledì 30 maggio 2012
Visignano
In uno dei nostri post riguardanti le "salite romagnole" vi abbiamo segnalato la nascosta quanto ostica ascesa di Monti con partenza da SS Montanara a circa 1 km dalla frazione di Coniale. Bene... oggi siamo a proporvi il suo proseguimento.... o meglio... siamo a presentarvi una interessante variante, veramente esclusiva per gli amanti delle escursioni cicloturistiche.
Salendo sulla Strada Provinciale Piancaldolese, quella che porta dalla Cima Bordona al Passo della Raticosa, pedalati circa 3km dal paese di Piancaldoli si svolta ad un largo incrocio stradale a sx in direzione Peglio e dopo aver percorso un km in discesa si svolta nuovamente a sx seguendo le indizazioni per Castelvecchio - Visignano. Da questo momento in poi si percorrono circa 6 km in uno spettacoloso altipiano, pedalando lungo una stretta strada pastorale: 4 km per giungere al borgo di Visignano e proseguendo a vista - in direzione di un allevamento - ha inizio un tratto di ottimo sterrato - battuto (lo si può affrontare con le biciclette- strada) in leggera salita (150 mt di dislivello) fino alla vetta del crinale che congiunge la descritta salita di Monti e ridiscendere verso al SS Montanara.
Cerchi in legno
Lo sapevate che:
UNICI sono stati usati da veri campioni in corse agonistiche su strada e pista.
VITTORIE questi cerchi in legno hanno corso e vinto innumerevoli corse ciclistiche.
VINTAGE questi cerchi in legno hanno partecipato a gare ciclistiche a partire dalla fine degli anni 40′.
SCORREVOLEZZA il cerchio in legno si «sente» anche su strade asfaltate.
ELEVATA STABILITA’ E DURATA nel tempo grazie all’utilizzo di legni particolarmente robusti quali il frassino e l’hickory.
AREODINAMICITA’ la forma ovaloide a goccia di questi cerchi in legno è stata studiata per vincere e penetrare l’attrito dell’aria.
ALTA RESISTENZA AGLI URTI grazie ad una maggiore elasticità della sua struttura molecolare.
PERFETTA TENUTA DEL TUBOLARE in quanto la capacità di contatto tra cerchio in legno e tubolare è maggiore e più omogenea; i cerchi in legno inoltre sono un cattivo conduttore di calore. Nelle discese che richiedono un prolungato uso dei freni, l’attrito della frenata genera calore che nei cerchi in legno, a differenza di quelli metallici, non si trasmette per conduzione al mastice che incolla il palmer al cerchio e quindi garantisce sempre e in ogni condizione la massima tenuta del tubolare.
ADERENZA DEI PATTINI IN FRENATA poichè l’attrito tra il cerchio in legno e i pattini, grazie alla proprietà del legno stesso, è maggiore di quello tra metallo e pattini.
RESTAURO i cerchi in legno Hickory sono inoltre ideali per i restauri di biciclette da corsa d’epoca, fine anni 30′- inizio anni 90′
Per informazioni ed acquisti online: www.cbita.it
martedì 29 maggio 2012
Finalmente.... Val Serena
SABATO 2 GIUGNO
RITROVO ore 7.00 (IN AUTO) BRIKO Lugo
PARTENZA ore 8.00 FONTANELICE
Punto parcheggio pre-ingresso paese, a destra, provenendo da Imola, zona Conca Verde
P. DIFFICOLTA’ ***
DISTANZA KM 104 / 2.219 mt. disl.
RITROVO ore 7.00 (IN AUTO) BRIKO Lugo
PARTENZA ore 8.00 FONTANELICE
Punto parcheggio pre-ingresso paese, a destra, provenendo da Imola, zona Conca Verde
P. DIFFICOLTA’ ***
DISTANZA KM 104 / 2.219 mt. disl.
Da Fontanelice prende il via questo interessante percorso circolare che ci darà modo di pedalare su colli nascosti e inediti dell’Appennino Bolognese. All’uscita dalla cittadina, dopo un km sulla dx troviamo lo svincolo per la prima salita, quella della Maddalena, che ci conduce fino a bivio Belvedere dove ci indirizziamo verso Giugnole, Piancaldoli, Passo della Raticosa. Pedaliamo in altura (1000 mt) con una serie di impegnativi saliscendi per circa 13 km fino al Passo della Futa: subito dopo, voltiamo a destra per Roncobilaccio e di nuovo subito a destra per Bruscoli, immettendoci così sulla SP 59. Appena imboccata questa strada, sulla sinistra notiamo il cimitero militare tedesco. La strada, dopo una breve salita, inizia a scendere. In questo tratto si può andare piuttosto forte anche se vi consiglio di ammirare l’abetaia che racchiude da ambo i lati la strada, veramente meravigliosa. Alla successiva deviazione per Roncobilaccio noi proseguiamo dritto verso Bruscoli. Si passa una cava sulla destra, dove la strada inizia a risalire e finisce l’ombreggiante bosco. Dopo un km la strada riprende a scendere e affrontiamo alcune curve anche piuttosto impegnative. Passiamo per Fratte e quindi arriviamo a Bruscoli: siamo sempre in Toscana nel comune di Firenzuola e stiamo procedendo lungo la SP 59. Dopo Bruscoli c'è un tratto piuttosto fastidioso, con numerosi saliscendi, quindi rientriamo di nuovo in Emilia Romagna, in provincia di Bologna, nella comunità montana delle cinque valli bolognesi. Prima di Pian del Voglio, prendiamo la deviazione sulla destra verso Madonna dei Fornelli e la Val Serena. Questa strada è piuttosto ripida e stretta e anche il manto stradale non è dei migliori per cui occorre prestare molta attenzione. Ne vale la pena però perché è uno dei punti più incantevoli di tutta la provincia di Bologna. Dopo un piccolo borghetto, Torre Galappio, la strada è completamente immersa nel verde. Si passa per Ca' dei Santoni, un altro piccolo borgo e quindi si raggiunge la meravigliosa Val Serena , un posto magico che sembra uscito da una fiaba. Siamo nel comune di San Benedetto Val di Sambro. A Val Serena incontriamo un bivio; prendiamo a sinistra per Madonna dei Fornelli. Passiamo per Pian di Balestra, voltiamo a sinistra sempre in direzione di Madonna dei Fornelli. Superiamo la deviazione per Monte Fredente e arriviamo finalmente al paese. Si prosegue in direzione di Castel Dell’Alpi (3km) e superato il ponte sul lago, subito sulla Dx, ritroviamo la strada e le indicazioni per Pietramala; dopo un tratta in falsopiano che costeggia il fiumicello, ha inizio la vera sorpresa di questo Circolare e cioè una strada di 6 km di assoluta libidine ciclistica ove ha inizio la salita di Montefreddi, impegnativa soprattutto nel tratto centrale dove si toccano i 12 -14 % di pendenza, ma immersa nella natura fino al culmine posto a mt. 1100. Facciamo ritorno. 2km impegnativi di discesa per ritornare poco prima di Pietramala sulla Ss 65 della Futa e ritornare in senso inverso sui nostri passi in direzione Raticosa, Piancaldoli, Belvedere, e discendere a Castel del Rio, via Bordona. Fontanelice è ora poco distante.
Per chi volesse accorciare la distanza totale del percorso circolare si consiglia di partire da Giugnole (transiteremo alle ore 9,00), frazione di poche case 4 km prima di Piancaldoli, sottraendo così una salita e circa 30 km.
lunedì 28 maggio 2012
Una salita... una leggenda
Una salita insidiosa, con i suoi ventuno tornanti - ognuno dei quali dedicato a un campione del ciclismo che vi ha trionfato - questa è l’Alpe d’Huez, ovvero “la salita”, come è chiamata dai francesi. La salita gode di fama enorme, soprattutto oltralpe, e questo nonostante la sua comparsa al Tour risalga soltanto agli inizi degli anni Cinquanta. Ci sono salite francesi che vantano ben altra storia, eppure i suoi tornanti non solo sono diventati uno dei grandi simboli del Tour, ma rappresentano ormai un’icona del ciclismo in genere, a tutti i livelli. Ogni anno folle di appassionati convergono quì per cimentarsi con la salita più celebre di Francia e con la sua leggenda, e in molti prendono parte alla Marmotte, una delle più importanti granfondo del calendario internazionale, il cui arrivo è posto, dopo la bellezza di 174 chilometri, proprio in cima all’Alpe d’Huez. Insomma, una salita dal fascino fatale e interamente consacrata alle imprese di coloro che su queste rampe, con coraggio o incoscienza, sfidano i propri limiti, a proposito dei quali è bene sapere che il record di scalata è stato stabilito da Marco Pantani nel 1997, con 37’ e 35”, alla stratosferica media di 23,08.
L'abbiamo percorsa durante il Tour "Haute Savoie", il 6 agosto 2006, aggiungendo poi nel percorso di tappa, il fantastico passaggio al Col de la Sarenne.
Fonte: www.mondociclismo.com
Festa della Primavera
Domenica 3 giugno 2012
Il suggestivo scenario naturale che incornicia Pian di Sopra diventa l'ambiente ideale per due manifestazioni estive di gran rilievo. Si tratta della Festa di Primavera e della Festa dei Lamponi, previste rispettivamente per il primo weekend di Giugno e il primo weekend di Luglio. Appuntamenti da non perdere per gli amanti dei sapori genuini e delle scampagnate in Appennino! Le feste si svolgono nell'aia di una casa colonica del XVII secolo, recentemente ristrutturata per accogliere gruppi e comitive: un ambiente collinare accogliente, piacevole e "libero". Oltre che con le "dediche" specifiche (l'omaggio alla Primavera e i dolci frutti da assaporare in loco), i programmi vengono arricchiti grazie a stand gastronomici funzionanti con menù romagnoli per circa cinquecento coperti. Anche qui esistono specilità tipiche, in particolare gli orecchioni conditi con burro e salvia e il succulento castrato alla brace col pomodoro, e i lamponi di montagna serviti freddi con panna, al succo di limone, su torte ecc.; il vino, poi, è gratis per tutti! Le feste prevedono anche l'esibizione di gruppi musicali e un nutrito programma di giochi popolari. Nelle mattinate delle domeniche sono previste escursioni nei dintorni.
Dove si trova Pian di sopra: Da Faenza per Modigliana : seguire direzione Modigliana. Dopo il ponte svoltare a DX direzione Brisighella-Marradi. Dopo 1Km curvare a SX per S.ta Reparata-Marradi. Proseguire per 8Km. Al bivio dopo Abeto svoltare a SX per Lutirano. Avanti1500m sulla DX salire per via Bulbana cartello giallo per Pian di sopra.Per maggiori informazioni, consulta il sito: http://www.piandisopra.it
domenica 27 maggio 2012
Un GIUGNO... escursionistico
Certamente quest'anno siamo tutti leggermente in ritardo sulla tabella di marcia, quella che ci dovrebbe condurre al nostro principale obiettivo annuale, Tour "UBAYE", in uno stato di forma atletica idonea: ma non ci diamo certamente vinti e in questi 60 giorni che mancano al giorno fatidico della partenza (31 luglio), alziamo i ritmi, programmando una serie di inedite escursioni, su base settimanale, che andranno a colmare questo gap.
Per il prossimo mese di giugno abbiamo calendarizzato:
sab. 02 giugno - Circolare Val Serena (Km 104 / 2.219 mt. disl.)
sab. 09 giugno - Monte Grappa ☺ Semonzo (Km 90 / 2.177 mt. disl.)
dom. 17 giugno - Carpegna ☺ Cippo Pantani (Km 98 / 2.600 mt. disl.)
22/23/24 giugno - Abruzzo ☺ Blockhaus
Chiunque può prendere parte alle nostre escursioni, ma osservando l'unica regola che giustifica e contraddistingue l'essere del movimento cicloturistico Ad Maiora e che consiste nel rispetto reciproco di tutti i partecipanti e della loro differente condizione atletica, ricompattando pertanto il gruppo al termine di ogni salita o nei checkpoints programmati.
sabato 26 maggio 2012
giovedì 24 maggio 2012
Il "Book" del salitomane
La salitomania è una malattia rara... non c'è dubbio: pedalare all'insù è certamente faticoso anzi più che faticoso, ma ugualmente rappresenta una delle condizioni più coinvolgenti emotivamente e impegnative per ogni escursionista in genere. E' piacevole riassaporare con la mente le nostre "conquiste", frutto esclusivamente di 10 anni di Ad Maiora Tours !.
Dai Pireni a tutto il l'arco Alpino ecco il nostro Palmares, il nostro brevetto di veri ciclo - escursionisti, l'elenco delle salite che... ancora oggi possiedono un fascino evocativo e una forza di attrazione che non hanno pari.
Dai Pireni a tutto il l'arco Alpino ecco il nostro Palmares, il nostro brevetto di veri ciclo - escursionisti, l'elenco delle salite che... ancora oggi possiedono un fascino evocativo e una forza di attrazione che non hanno pari.
mercoledì 23 maggio 2012
GF Città di Lugo 2012
Domenica prossima è di scena la GranFondo Città di Lugo, quarta prova cicloturistica del Circuito Romagnolo in quel di Lugo di Romagna, un appuntamento da non perdere per i pedalatori "senza tempo". Il percorso GFondo è indubbiamente unico ed impegnativo con i suoi 178 km da percorrere (2800 mt il dislivello complessivo!!!!) che lo rendono il più difficoltoso delle manifestazioni romagnole, ma saggiamente collocato in una fase stagionale dove il fondo atletico non deve certo mancare ai più attenti pedalatori che si sfideranno su questa distanza. Certamente il nostro giudizio è di parte, ma osservando attentamente le varie salite che compongono questo puzzle organizzativo, non si può non soffermarci a magnificare la salita al Passo del Paretaio, una delle 4 ascese più panoramiche degli appennini romagnoli (Sambuca - Calla - Colla - Paretaio - Raticosa), che con i suoi 900 mt di altitudine è la Cima Coppi della manifestazione.
E per concludere attenti allo strappo finale della sempre insidiosa ed ultima salita della Bitella che con le sue secche pendenze, mostra i muscoli all'indifeso ciclista che l'ha voluta sfidare!
Partenza ore 06:00 Piazzale del Pavaglione
Preiscrizione obbligatoria: Euro 7,00
Info: www.pedalebianconero.it
martedì 22 maggio 2012
La " Minghina"
Partenza: Modigliana
Quota massima: 437 mt
Sviluppo: 3.1 km
Dislivello: 251 mt
Pendenza media: 7,5 %
Nella nostra collezione di salite "romagnole" Hors Catégorie (estremamente difficile) non possiamo certo dimenticare quella del Monte Pruneto o comunemente chiamata dai grimpeur locali... la salita della Minghina: partenza da Modigliana (FC) dalla Caserma dei Carabinieri percorrendo per un breve tratto Via Savelli, poi la strada si impenna severamente (Via della Costa) con una pendenza media del 11.6% con picchi al 16-18% continuativi - su un tratto calcolato di 1,5 km... e senza far rifiatare! Si prosegue poi per altri 1.4 km con facile pedalata e attenzione agli ultimi 200 mt al 10% proprio in dirittura dell'incrocio con l'altra ascesa al Monte, quella che sale da San Martino in Monte.
Quota massima: 437 mt
Sviluppo: 3.1 km
Dislivello: 251 mt
Pendenza media: 7,5 %
Nella nostra collezione di salite "romagnole" Hors Catégorie (estremamente difficile) non possiamo certo dimenticare quella del Monte Pruneto o comunemente chiamata dai grimpeur locali... la salita della Minghina: partenza da Modigliana (FC) dalla Caserma dei Carabinieri percorrendo per un breve tratto Via Savelli, poi la strada si impenna severamente (Via della Costa) con una pendenza media del 11.6% con picchi al 16-18% continuativi - su un tratto calcolato di 1,5 km... e senza far rifiatare! Si prosegue poi per altri 1.4 km con facile pedalata e attenzione agli ultimi 200 mt al 10% proprio in dirittura dell'incrocio con l'altra ascesa al Monte, quella che sale da San Martino in Monte.
Weekend 2 giugno
Pubblichiamo in netto anticipo affinchè possiate programmarvi, l'appuntamento per sabato 2 giugno (festività), ri-proponendo l'appuntamento "Val Serena" che era stato rimandato a causa maltempo.
DISTANZA KM 104 / 2.219 mt. disl.
Percorso: Fontanelice, salita della Maddalena, Passo della Raticosa da Piancaldoli, Passo della Futa, discesa a Pian del Voglio, Val Serena, Madonna dei Fornelli (ristoro), Castel dell'Alpi, Montefreddi, Passo della Raticosa, Piancaldoli, discesa Bordona, Castel Del Rio, Fontanelice.
Seguiranno dettagli per il punto di ritrovo e partenza.
lunedì 21 maggio 2012
Mora romagnola
335.000 suini neri popolavano, ancora agli inizi del ‘900, le valli e le colline dell’appennino romagnolo e bolognese, a seconda dei luoghi di allevamento venivano chiamate forlivese, faentina, riminese, bolognese, alcuni la definivano più semplicemente come bruna, mora, castagnina o anche solamente romagnola. Solo nel 1942 a Faenza, un convegno di zootecnici ne definì con precisione i caratteri di razza e ne codificò la denominazione: mora romagnola. Maiale antico, di diretta derivazione dal progenitore di molti maiali europei, il sus celticus, che arrivò da queste parti con le invasioni barbariche nel IV e V secolo d.c., adattandosi perfettamente ai nostri habitat ove per secoli ha rappresentato un fondamento dell’economia agricola rurale. Si pensi che le dimensioni dei boschi si misuravano con il numero di suini che erano in grado di nutrire. Nel secondo ‘900 condizioni socio-economiche e soprattutto nuove domande produttive contestualmente alla progressiva intensificazione dell’allevamento suino, portarono ad un crescente e continuo calo della popolazione di mora romagnola;nel 1949 se ne contavano 22.000 capi, per lo più concentrati nell’area del comprensorio dell’appennino faentino, ove resistevano in quanto utilizzate per ottenere quello splendido incrocio da carne che per molti anni fu il “Fumato di Romagna”. Purtroppo la richiesta di carni sempre più magre e di razze sempre più precoci portò la mora romagnola all’oblio e quasi alla sua estinzione. Agli inizi degli anni ’70 se ne sentiva molto raramente parlare in sperduti allevamenti dell’appennino faentino dove rappresentava per romantici allevatori quasi una reliquia del tempo che fu. Comunque il fascino di questa razza ed il ricordo della gran qualità e gusto degli insaccati da essa ricavati non cessò mai di battere nel cuore degli uomini di Romagna. Uno di questi, Mario Lazzari di Faenza, all’alba degli anni ’80 si mise in testa e nel cuore l’idea di recuperare questa razza e quindi iniziò con testardaggine e passione la ricerca degli ultimi esemplari sperduti. Dopo non pochi mesi ebbe finalmente notizie che nell’alta valle del Lamone (appennino faentino) vivevano alcune more romagnole presso l’azienda di un tal Attilio, soprannominato “Attilio degli animaletti”. Da qui cominciò la nota storia di Mario Lazzari e del suo piccolo nucleo in selezione di mora romagnola, quest’allevatore non vedente che comprese, con cultura e sensibilità, che questi ultimi esemplari di mora erano un patrimonio di tutti e che era giusto conservarli.
sabato 19 maggio 2012
Nisio's Day
Se l'andare in bicicletta, in tutte le sue molteplici espressioni, è rappresentativo in momenti di relax, di divertimento e per incontrarsi con i propri amici, allora la giornata odierna lo è stata indubbiamente. Veramente una giornata speciale in MTB, quella che ci ha organizzato l'amico Nisio nel cuore delle Foreste Casentinesi, un percorso che dal Rifugio Alpicella sale fino al Passo dei Mandrioli (1173 mt) passando da Pietrapazza e concludendo questo affascinate circolare transitando dal "Bosco Sacro" attraverso la strada forestale che, lunga e tortuosa, raggiunge la zona Lama.
Quindi è d'obbligo dedicargli questa giornata a titolo di ringraziamento, ma senza dimenticare Francesco, Brodo e Sandra che all'arrivo al Rifugio ci hanno fatto trovare "pronto" un succulento banchetto a base di carni alla brace e regalandoci così uno splendido pomeriggio di convivialità... che guarda a caso è il vero spirito di Ad Maiora Bike.
Quindi è d'obbligo dedicargli questa giornata a titolo di ringraziamento, ma senza dimenticare Francesco, Brodo e Sandra che all'arrivo al Rifugio ci hanno fatto trovare "pronto" un succulento banchetto a base di carni alla brace e regalandoci così uno splendido pomeriggio di convivialità... che guarda a caso è il vero spirito di Ad Maiora Bike.
Riflettete gente... riflettete!.
venerdì 18 maggio 2012
GF Valle del Senio
Un appuntamento cicloturistico ora mai "storico" quello organizzato dalla Ciclistica Castel Bolognese per domenica 20 maggio: una andata e ritorno di 130 km /1950 mt disl. lungo la Valle del Senio transitando per Zattaglia- Monte Albano, Palazzuolo, Monte Carnevale, e giungere a Marradi per affrontare il sempre insidioso Passo della Colla (900 mt). La discesa conseguente è quella della Sambuca che regala sempre un panorama unico che spazia fino alla pianura... poi l'ultima galoppata fino al traguardo di Castel Bolognese.
All'arrivo gli organizzatori vi attenderanno per offrirvi un corroborante pasta-party.
Le iscrizioni si possono effettuare il giorno stesso della manifestazione in Piazza Bernardi (4,50 euro), l'orario di partenza alla francese è dalle ore 6,00 alle 9,00.
giovedì 17 maggio 2012
Finalmente... buone intenzioni
La Nove Colli sempre più ecologica.
Il messaggio di forte sensibilità ambientale è ormai entrato a pieno titolo nel
“dna” dalla Granfondo Nove Colli che, di anno in anno, aumenta le iniziative
legate all’ecologia. Dopo le Ecozone che verranno installate anche nell’edizione
di domenica 20 maggio, con l’invito a tutti i ciclisti che prenderanno parte
alla Granfondo di utilizzare le apposite aree per riporre i rifiuti, da
quest’anno la novità si chiama Ampera. Ad aprire infatti la 42ª edizione, la
concessionaria Autoplaya di Cesenatico, fornirà al G.C. Fausto Coppi, la prima
auto elettrica ad autonomia estesa, premiata come auto dell’anno 2012. Per la
prima volta un’auto elettrica che riuscirà a percorrere la medio fondo (130 km)
senza fermarsi, con un motore elettrico. I primi 40-50 km saranno percorsi a
batteria, mentre i restanti saranno sempre effettuati con motore elettrico, ma
alimentato da un generatore a benzina. A guidare il veicolo totalmente “green”
sarà il presidente della Fausto Coppi, Alessandro Spada, ed Ampera sarà presente
poi all’Agip, area di arrivo dei ciclisti, per tutta la durata della
manifestazione.
La Foresta Casentinese
Al visitatore che raggiunge questi luoghi, risalendo le irte e selvagge valli dell’alta Romagna, o il corso del fiume Arno lungo lo storico e ricco d’arte fondovalle casentinese, oppure l’imponente valle del torrente Falterona nel versante fiorentino, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi offre un’emozione unica e un’esperienza indimenticabile: scoprire una fra le foreste più antiche d’Europa. Foreste imponenti, ricche di boschi misti ricoprono infatti quasi tutto il territorio del Parco, al punto che lo si potrebbe attraversare in tutta la sua estensione senza mai uscire dal lussureggiante e rigoglioso manto verde che lo avvolge. Foreste millenarie, testimoni del continuo evolversi della natura e impregnate di storia, dove il rapporto con l’uomo ha radici lontane nel tempo e ben documentate fin dal 1012, allorquando San Romualdo diede vita all’Ordine dei Monaci Camaldolesi, che per secoli saranno custodi e gestori di questo patrimonio. Foreste rigogliose e prodighe di sostentamento e ricovero per tante piccole e grandi comunità, dalle quali si è tratto il pregiato legname per le impalcature di opere monumentali come il gigantesco Duomo di Firenze, o le travi lunghe e dritte per costruire le navi della flotta pisana. Foreste accoglienti, che ai nostri giorni permettono ai visitatori di vivere sensazioni vive e profonde; affascinanti nei loro colori, con tutte le tonalità del verde che in autunno esplodono in suggestive macchie di colore ambrate e rossastre; cariche di meditativi silenzi che in un attimo si possono trasformare in stupefacenti rumori, regalando l’occasione di avvistamenti e incontri da raccontare.
La perla del Parco: Sasso Fratino
Nel cuore del suo territorio, come una lucente perla, il Parco racchiude un tesoro prezioso: la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino. Questo tratto di rigogliosa foresta, aggrappato alla scoscesa parte centrale del bastione che dà vita a due importanti rami del Bidente, ricco di fossi e torrenti, è quanto oggi di più vicino "all'antica silva”. Una morfologia aspra, con ripide pendenze e numerosi affioramenti rocciosi, e la mancanza di vie di accesso hanno reso nei secoli difficile la penetrazione dell’uomo e hanno permesso al bosco di rimanere nella condizione più prossima alla massima “naturalità”, con un’eccezionale ricchezza di specie arboree che in piena libertà nascono, crescono, si adattano e naturalmente muoiono. Un luogo incantato e così fondamentale per capire e studiare la “vita” dei boschi, che sin dal 1959 lo si è voluto salvaguardare, precludendo a chiunque il libero accesso e ogni forma di intervento, con l’istituzione della prima Riserva Naturale Integrale in Italia. Dal 1985 la Riserva viene insignita, con cadenza quinquennale, del Diploma Europeo delle Aree Protette.
mercoledì 16 maggio 2012
Passo del Vivione
Partenza: Forno Allione
Quota massima: 1.823 mt
Sviluppo: 20 km
Dislivello: 1.328 mt
Pendenza media: 6.6 %
Quota massima: 1.823 mt
Sviluppo: 20 km
Dislivello: 1.328 mt
Pendenza media: 6.6 %
Il Passo del Vivione è un valico alpino a quota 1.828 m s.l.m. che collega due valli secondarie della Val Camonica: la Valle di Scalve e la Val Paisco. La salita inizia appena attraversato un passaggio a livello dalla frazione di Fornio Allione, appartenente al comune di Berzo Demo in provincia di Brescia . Abbandonate le ultime abitazioni ci troveremo a percorrere una serie di tornanti tracciati in mezzo ai prati e quindi ci addentreremo in mezzo ad un bosco ombroso che ci accompagnerà per gran parte del percorso. Inizialmente le pendenze non sono mai proibitive e tratti quasi pianeggianti si intervallano con altri un po' più duri. Nell'abitato di Paisco - da Forno Allione sono 6 chilometri - compare sulla destra la prima fontana utile per riempire la borraccia e quindi, uscendo dal paese, si percorre un breve tratto in discesa. Quindi la salita riprende. Verso l'8vo chilometro si trova una nuova fontana e di seguito un tratto abbastanza duro (intorno al 9-10%) che ci porterà al bivio per Loveno e Grumello: siamo a metà strada (10Km) e qui si trova un piccolo monumento per le vittime dell'alluvione che colpì gli abitanti di questa valle e di tutta la val Camonica nel '60. Fino a 5 chilometri dalla vetta non si incontreranno difficoltà rilevanti, tranne uno tratto nel 13esimo Km in prossimità di alcuni spiazzi per picnik che si conclude ad un tornate e in cui si tocca anche il 12%. Giunti al 15° chilometro o si sono risparmiate le energie o l'arrivo al passo sarà solo un lungo calvario (il Km 16 è quello che sembra non finire mai e qui si trova la punta massima del 13%). In compenso si percorrono alcuni tornanti in cui si può godere trall'altro della vista delle cascate del Pizzolo e altri stretti tratti da cui si scorge la vallata sottostante. Quindi il paesaggio si apre tra le malghe e manca solo un lungo e faticoso tratto rettilineo che solo negli ultimi 500 metri si addolcisce e ci permette di arrivare in scioltezza davanti al rifugio e al grande cartello che indica l'arrivo della nostra arrampicata.
Fonte: www.zanibike.net
Gran Fondo della Maremma
20 maggio 2012
Prova del Circuito Toscano Cicloturismo
Si disputerà anche questo anno una tra le Granfondo più longeve ed apprezzate d'Italia, la Granfondo della Maremma, con partenza ed arrivo a Scarlino Scalo. Sono già alcuni anni che questa manifestazione ha cambiato la filosofia, abbandonando l'agonismo amatoriale sempre più esasperato ed abbracciando il nuovo corso dell'impronta Cicloturistica che si sta pian piano affermando anche nel nostro Paese, lasciando però inalterate le altre pecularietà della manifestazione, ovvero, percorsi molto belli e suggestivi con strade praticamente prive di traffico, organizzazione impeccabile del Free Bikers Pedale Follonichese ed accoglienza e cortesia tipica Toscana, che da sempre hanno caratterizzato tale manifestazione. Il cambio di rotta verso il Cicloturismo è stato voluto anche dalle Amministrazioni Provinciali e Comunali, al fine di valorizzare al meglio questa porzione di territorio Toscano che si è sempre contraddistinto come uno tra i più ambiti per la pratica dello nostro sport e che vede, durante tutto il corso dell'anno, favoriti anche dal clima mite, un nugolo di appassionati cicloturisti percorrere le strade perfettamente asfaltate ed in maggior parte prive di quel traffico caotico ed assordante che ormai attanaglia porzioni sempre più estese del territorio Nazionale. La partenza sarà alla francese dalle ore 07,00 alle ore 09,00 e dopo la manifestazione ed una bella doccia calda, sarà offerto un pasta party a tutti i partecipanti, compresi naturalmente gli accompagnatori ed effettuate le premiazioni sia per le prime quindici società con il maggior numero di partecipanti che a livello individuale con numerosi premi a sorteggio, il tutto al favoloso prezzo di € 7,00.
La manifestazione è valida anche quale prova del Campionato Toscano Cicloturismo e come tutte le manifestazioni del circuito la Granfondo della Maremma prevede quattro percorsi con kilometraggi rispettivamente di 48 – 86 – 123 e 166 km.
Cambiate un po' aria!
Novità 2013 in casa Shimano
Lo Shimano SLX è il gruppo (quello che consente di provare le tecnologie top di gamma che si ritrovano sui gruppi XT e XTR ad un prezzo più accettabile) che subirà maggiori modifiche per il 2013. Innanzitutto il cambio posteriore Direct Mount adattabile sia al quick-release che all’asse passante. Due i deragliatori posteriori presentati entrambi in configurazione Shadow con gabbia lunga e nel modello M675 con dispositivo di tensionamento del bilanciere. Deragliatore anteriore aggiornato che consente un più ampio passaggio catena grazie al nuovo disegno della gabbia. Per il modello 2013 il morsetto di aggancio del cavo è situato più internamente. Ridisegnate anche le guarniture secondo le esigenze delle 29er. Nuovi anche i comandi cambio Trigger, le leve e le pinze freno. Anche i mozzi hanno subito dei cambiamenti, i modelli 2013 hanno una diversa angolazione di coni e sfere e sono disponibili sia per quick release che per asse passante da 12mm al posteriore e da 15mm all’anteriore. Il corpo ruota libera del mozzo posteriore è di tipo Quick Engagement con 16 denti.
martedì 15 maggio 2012
Una giornata in MTB
Sabato 19 maggio 2012
Ritrovo: Bar Briko ore 07:00 (auto propria)
Partenza: Ridracoli - Rifugio Alpicella
Giro programmato: circa 40 km
Difficoltà media
Ritrovo: Bar Briko ore 07:00 (auto propria)
Partenza: Ridracoli - Rifugio Alpicella
Giro programmato: circa 40 km
Difficoltà media
Tutto è pronto per l'appuntamento in MTB di sabato prossimo: se il meteo ci assiste trascorreremo una intensa giornata nel cuore delle Foreste Casentinesi, pedalando con curiosità dentro il bosco della Lama. Totale immersione nella natura! L'itinerario, mappato da maestro Nisio, ci porterà lungo strade forestali chiuse al traffico, aperti panorami di crinale si alternano ad una faggeta incontaminata e vastissima, che custodisce una flora ed una fauna unica nel suo genere. In auto giungeremo a Ridracoli e poi salendo fino al Rifugio Alpicella (900 mt) nostro campo base di giornata; da qui avrà inizio il percorso in MTB e sempre qui all'arrivo ci potremo rilassare a tavola per gustare una bandega a base di carne alla brace. Un ringraziamento per gli amici del Trial Bike di Lugo che ci hanno messo a disposizione il Rifugio, un fantastico punto di appoggio per le escursioni nelle Foreste.
Un percorso con una difficoltà media, per cicloescursionisti di media capacità tecnica - percorso su sterrate con fondo poco sconnesso o poco irregolare o su sentieri con fondo compatto e scorrevole. Per i Friends che hanno intenzione di partecipare è indispensabile una mail di conferma entro giovedì 17 ( admaiora2004@libero.it ). Costo partecipazione 10 euro.
Un Giro poco "ECO"
All'occhio attento alla tutela del nostro territorio, non saranno certamente sfuggite le immagini ove è palese il comportamento "poco civile" dei ciclisti - partecipanti al Giro d'Italia 2012 - che nell'intento di dissetarsi oppure nutrirsi in gara, lanciano lattine vuote e confezioni di barrette ed energetici ai bordi delle strade così come se niente fosse oppure come se tale comportamento gli fosse stato concesso: e' bene ricordare... che non lo è !!! e per di più è sanzionabile, ma ciò che mi allarma è che nessuno ne fa menzione, deplorandolo. Circola sempre meno educazione!.
lunedì 14 maggio 2012
Da Galeata a Lugo
S. Ilaro o Ellero, Abate di Galeata, nacque in Tuscia (o
Toscana romagnola) nel 476. A
dodici anni decise di dedicare la sua vita interamente alla vita ascetica
religiosa e si ritirò a vita solitaria. Lasciò la casa paterna, si inoltrò sull'Appennino
e scelse per propria dimora un monte sopra Galeata. In quel luogo costruì in
tre anni una cappella per pregare e, sotto di essa, una spelonca dove
alloggiare, procurandosi il vitto col proprio lavoro. A vent'anni passò dalla
vita eremitica a quello cenobitica, avendo raccolto attorno a sé diversi adepti,
giovani monaci coi quali si impose delle "regole" strettissime da
rispettare e osservare: preghiera, digiuno, lavoro dei campi, carità. L'Abate S.Ilaro, vissuto e quasi coetaneo del Re Ostrogoto
Teodorico, ebbe anche modo di conoscere personalmente il sovrano. Anzi, dopo un
primo incontro-scontro coi monaci, per motivi a noi sconosciuti, Teodorico, mentre
marciava coi suoi soldati cavalcando un bianco cavallo, per cacciare i frati
dall'eremo, si trovò di fronte l'Abate Ilaro benedicente, davanti al quale l'animale
miracolosamente si inchinò. In seguito a questo evento miracoloso il Re goto
strinse con i frati rapporti di vera amicizia, donando loro beni e terreni
posti nei dintorni. L'Abate percorse buona parte della Romagna per predicare il
verbo di cristo, e sostò anche nel piccolo borgo di Lugo, che sorgeva nel fondo
Stiliano. S. Ilaro morì nel 558, all'età di 83 anni. Il Santo è protettore della città di Lugo, dove rimase per
un certo tempo a predicare. Afferma lo storico Bonoli nella sua Storia di Lugo:
"In vicinanza di Lugo, nel Fondo detto Stiliano, fabbricarono gli antichi
lughesi una Chiesa d'onesta grandezza, dedicata al Santo Ilaro Abate di
Galliata, protettor loro.". Il primo documento riguardante la Chiesa e la
Massa di S. Ilaro in Stigliano (o Stiliano) risale al 980, ma il fatto che tali
luoghi fossero già noti indica una loro preesistenza. Durante i secoli, calamità,
alluvioni, allagamenti della zona, dovuti alle frequenti rotte dei fiumi
Santerno e Senio, obbligarono monaci e residenti ad abbandonare il sito malsano
"divenuto invivibile vieppiù dai pericoli cui era esposto, per le continue
scorrerie di armati e delinquenti, inoltre lontano dal luogo fortificato"
(Soriani). Fu così che la Cappellania di S. Ilaro in Stiliano si trasferì, con
tutte le reliquie, nella Chiesa di S. Maria del Trivio o Trebbo, di recente
costruzione, alla quale venne aggiunto il titolo "e di S. Ilaro". La
Chiesa del Fondo Stiliano rimase a lungo abbandonata, poi fu affidata ai Padri
Carmelitani che la tennero per diversi anni, fino a quando i continui saccheggi
non li obbligarono a lasciarla definitivamente a favore di un luogo più
protetto, a due passi dalla cittadella (la zona della Chiesa del Carmine). Sulle
fondamenta di quella prima Chiesa verrà eretta l'attuale Chiesa del Carmine, su
disegno dell'Arch. Ambrogio Petrocchi, inaugurata nel 1772, con annesso Convento.
Qui i Padri Carmelitani sono stati, anche in momenti difficili, fedeli custodi
del busto argenteo di S. Ilaro, protettore della città. Il 15 maggio di ogni anno ha luogo a Lugo la festa del
Santo Patrono della città, come da antica consuetudine.
domenica 13 maggio 2012
Non si può chiedere di più!
In cucina quando l'occhio attento del cuoco osserva che tutti gli ingredienti sono pronti soltanto per essere amalgamati tra loro, nelle giuste dosi per trasformarli poi in un successo gastronomico, è altrettanto impaziente di vedere e assaggiare il "piatto" finito e sublimarsi, anche a distanza di ore, del risultato ottenuto. Questa trasposizione culinaria è rappresentativa, nè più nè meno, di tutte le attività svolte con passione ed entrando nel merito della nostra attività cicloturistica, focalizzandoci sul programma settimanale proposto da Ad Maiora Bike - Tour dell'Eremo - che ci ha visto pedalare sulle alte vette degli appennini del Parco Casentinese, lungo un percorso indubbiamente impegnativo ma che soltanto oggi "gustiamo" a pieno e con la soddisfazione di "avercela fatta".
A proposito di ingredienti giusti... non si poteva sbagliare!: una giornata climaticamente perfetta, un percorso disegnato per superare con curiosità e attenzione il Passo dell'Eremo, quello del Peschiera e il Monte Busca, lungo strade da noi dimenticate e da tempo non pedalate, ed infine i "giusti" e numerosi friends che hanno voluto aderire, armati del vero spirito cicloturistico, per decretare in anticipo il successo di questa giornata.
Ed infatti.... si è parato davanti ai nostri occhi un vero spettacolo della natura, di paesaggi differenti che mutavano velocemente man mano ci si arrampicava ai 900 mt di altitudine dell'Eremo, tra le difficoltà del caldo pressante e delle pendenze altimetriche; a San Benedetto in Alpe il ristoro... il panino al prosciutto per ristorare il fisico già provato ma anche per non dimenticare il nostro vero spirito pedalatorio "di colui che pedala con passione" fuori dal tempo: non sappiamo quando giungeremo a casa... non ci importa, ma ci importa godere di ogni attimo trascorso sulla specialissima e condividerlo. Non è poco!.
Dalle rampe esposte interamente al sole di mezzogiorno del Monte Busca a Tredozio, per concludere questa galoppata di 150 km e 1650 mt di dislivello a Lugo, stanchi indubbiamente... anzi... più che stanchi, ma gustando solo oggi con piacere la nostra piccola, piccolissima impresa , che non nasce casualmente ma che è il frutto di un costante impegno, di tanta passione, che ci rende in cambio tanta serenità.
Come scriveva Primo Levi nel suo romanzo La chiave a stella: “Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, amare il proprio lavoro, che purtroppo è privilegio di pochi, costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra. Ma questa è una verità che non molti conoscono”.
Dalle rampe esposte interamente al sole di mezzogiorno del Monte Busca a Tredozio, per concludere questa galoppata di 150 km e 1650 mt di dislivello a Lugo, stanchi indubbiamente... anzi... più che stanchi, ma gustando solo oggi con piacere la nostra piccola, piccolissima impresa , che non nasce casualmente ma che è il frutto di un costante impegno, di tanta passione, che ci rende in cambio tanta serenità.
Come scriveva Primo Levi nel suo romanzo La chiave a stella: “Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, amare il proprio lavoro, che purtroppo è privilegio di pochi, costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra. Ma questa è una verità che non molti conoscono”.
venerdì 11 maggio 2012
"Schema di Ponzi"
Charles Ponzi nacque a Lugo nel 1882 e morì a Rio de Janeiro nel 1949. Fu un immigrato italiano negli Stati Uniti, dove divenne uno dei più grandi truffatori della storia americana, ideando il cosiddetto "schema di Ponzi". Nacque a Lugo e trascorse a Parma l'adolescenza.
Si iscrisse all'Università La Sapienza di Roma, ma, rimasto senza soldi, fu costretto ad abbandonare gli studi. Tentò quindi la fortuna imbarcandosi per gli Stati Uniti.
Nel 1903 giunse a Boston dove trovò impiego come lavapiatti in un ristorante. Riuscì a farsi promuovere cameriere, ma venne ben presto licenziato per piccoli furti.
Nel 1907 si trasferì a Montreal (Canada), dove divenne consulente del Banco Zarossi, giovane banca fondata per gestire i risparmi degli immigranti italiani. La banca però stava versando da tempo in gravi difficoltà economiche, a causa di alcuni prestiti immobiliari sbagliati, tanto che alla fine fallì. Ponzi rimase a Montreal per racimolare i soldi per il viaggio di ritorno negli Stati Uniti, ma scoperto come l'artefice di alcune azioni fraudolente, venne incarcerato in una prigione del Québec. Scontato il suo debito con la giustizia Ponzi, tornò a Boston dove iniziò ad occuparsi di alcuni affari che lo portano ad ideare un sistema per fare soldi senza grande impegno. Il sistema consisteva nell'inviare soldi in Italia, far acquistare da un mandatario dei Buoni di Risposta Internazionali, inviarli negli USA, scambiarli con francobolli statunitensi e vendere i francobolli. Costituì quindi una società per promuovere il suo sistema che in effetti iniziò a funzionare e a dare i suoi frutti tanto che nel giro di breve tempo riuscì ad acquistare addirittura una banca. Ma quella ideata da Ponzi non era altro che una "bolla finanziaria" nella quale ben presto iniziarono ad aprirsi delle falle che portarono al totale fallimento della Società. Il 1 novembre 1920, Ponzi venne dichiarato colpevole di frode postale e condannato alla pena di cinque anni da scontare in una prigione federale. Ponzi venne rilasciato il 7 ottobre 1934, immediatamente espatriato e ricondotto in Italia.
Trascorse gli ultimi anni di vita in povertà a Rio de Janeiro.
Si iscrisse all'Università La Sapienza di Roma, ma, rimasto senza soldi, fu costretto ad abbandonare gli studi. Tentò quindi la fortuna imbarcandosi per gli Stati Uniti.
Nel 1903 giunse a Boston dove trovò impiego come lavapiatti in un ristorante. Riuscì a farsi promuovere cameriere, ma venne ben presto licenziato per piccoli furti.
Nel 1907 si trasferì a Montreal (Canada), dove divenne consulente del Banco Zarossi, giovane banca fondata per gestire i risparmi degli immigranti italiani. La banca però stava versando da tempo in gravi difficoltà economiche, a causa di alcuni prestiti immobiliari sbagliati, tanto che alla fine fallì. Ponzi rimase a Montreal per racimolare i soldi per il viaggio di ritorno negli Stati Uniti, ma scoperto come l'artefice di alcune azioni fraudolente, venne incarcerato in una prigione del Québec. Scontato il suo debito con la giustizia Ponzi, tornò a Boston dove iniziò ad occuparsi di alcuni affari che lo portano ad ideare un sistema per fare soldi senza grande impegno. Il sistema consisteva nell'inviare soldi in Italia, far acquistare da un mandatario dei Buoni di Risposta Internazionali, inviarli negli USA, scambiarli con francobolli statunitensi e vendere i francobolli. Costituì quindi una società per promuovere il suo sistema che in effetti iniziò a funzionare e a dare i suoi frutti tanto che nel giro di breve tempo riuscì ad acquistare addirittura una banca. Ma quella ideata da Ponzi non era altro che una "bolla finanziaria" nella quale ben presto iniziarono ad aprirsi delle falle che portarono al totale fallimento della Società. Il 1 novembre 1920, Ponzi venne dichiarato colpevole di frode postale e condannato alla pena di cinque anni da scontare in una prigione federale. Ponzi venne rilasciato il 7 ottobre 1934, immediatamente espatriato e ricondotto in Italia.
Trascorse gli ultimi anni di vita in povertà a Rio de Janeiro.
Fonte: www.romagnadeste.it
Pont de Chatelet
Costruito in pietra tra il 1880 ed il 1882 per superare l’abisso che divide il villaggio di Fouillouse e Saint Paul sur Ubaye, sulla strada del Col de Vars e classificato monumento storico nel 1938, durante la guerra il ponte viene minato e fatto saltare, ma non crolla. Nel 1945 viene riparato, e resiste tuttora, col suo fascino particolare, in mezzo a numerose montagne che superano i 3.000 metri di altezza, tra cui il massiccio dello Chambeyron. Lungo 27 metri e largo 3, con un arco lungo 18, ha un’altezza dal livello dell’acqua turbinosa del torrente sottostante pari a ben 108 metri: tutto questo soltanto per raccontarvi questo temuto passaggio cicloturistico che affronteremo nel Tour ADM di agosto.
giovedì 10 maggio 2012
mercoledì 9 maggio 2012
Sabato 12 maggio
RITROVO ore 8.00 BAR BRIKO Lugo
P. DIFFICOLTA’ 3/5
DISTANZA KM 140 / 1650 mt. disl.
Approfittiamo dell'ultima giornata (domenica pioggia e calo delle temperature di 10-12 °) di caldo estivo, offerta dall'anticiclone "Hercules", anticipando al sabato il nostro abituale tour settimanale.
P. DIFFICOLTA’ 3/5
DISTANZA KM 140 / 1650 mt. disl.
Approfittiamo dell'ultima giornata (domenica pioggia e calo delle temperature di 10-12 °) di caldo estivo, offerta dall'anticiclone "Hercules", anticipando al sabato il nostro abituale tour settimanale.
Lugo, Marradi tutto d'un fiato (via Rio Chi è) per affrontare un versante dimenticato del Passo dell'Eremo (921 mt - 10,7 km), una salita dalle pendenze costanti e impegnative, con alcuni tratti ben ombreggiati e il traffico quasi assente. Sulla cima, superato il bivio con la carrareggia che porta all'Eremo di Gamogna e che dà il nome al valico, si discende per circa 2 chilometri e si risale nuovamente per un chilometro e mezzo fino al Passo Peschiena. Superato il valico a quota 930 il paesaggio che si presenta ci ripaga però degli sforzi fatti entrando nella zona del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi: la discesa è stretta, dissestata, ripida, senza parapetti tanto che in qualche punto sembra di essere sulle Alpi, giungendo nel fondovalle a San Benedetto in Alpe. Invertiamo la rotta direzione Portico di Romagna e riprendere a salire lungo la seconda asperità della giornata: la salita al Monte della Busca (701 mt) e i suoi 7 km.
Giunti a Tredozio non ci rimane altro (e vorrei vedere....) che fare ritorno a Lugo.
Punta veleno
Una salita solo per veri salitomani, dedicata a coloro che non si sono spaventati ad arrampicarsi sullo Zoncolan o sul Fedaia, a coloro che hanno voglia di affrontare una vera impresa, una vera scalata sulla specialissima. Recentemente alle cronache perché inserita nel Giro del Trentino 2012 questa salita viene incoronata come la più difficile in Italia e quinta in Europa per via della sua pendenza media del 10.8 % sui 10 km di lunghezza, ma con 6 km centrali al 14.5 % e con punte che superano il 20% !!!.
Questa “imperdibile” per i grimper, ha il suo inizio a Assenza di Brenzone sul Lago di Garda (75 mt), tra Torri del Benaco e Malcesine, e termina al borgo di Prada – Val Senaga (1.157 mt).
martedì 8 maggio 2012
Un ricordo dal Crostis
A un anno di distanza... rivedere l'aspra salita al Crostis e l'insidiosa discesa verso Ravascletto percorsa nel Tour ADM 2011, mi emoziona ancora molto anche se la fatica è stata immensa. E' stata una vera occasione poterla percorrerla per via del previsto passaggio del Giro d'Italia, poi non effettuato, e la stesa del bitume catramoso sulla Panoramica delle vette... ora mai solo percorribile in montain bike.
I cinghialai di Predappio
SAGRA DEL CINGHIALE
Predappio - dal 17 al 20 maggio.
Un appuntamento all’insegna della gastronomia, della musica e del divertimento nell’area delle feste “Foro Boario” di Predappio. Si apre infatti la 21esima edizione della Sagra del Cinghiale, organizzata dall’associazione Pro Loco di Fiumana, con il patrocinio del Comune di Predappio e in collaborazione con i cinghialai di Predappio. Nello stand coperto allestito per l’occasione si potrà gustare un menu davvero succulento: polenta e tagliatelle al ragù di cinghiale, cinghiale in salmì, porchetta, salsiccia ed altre specialità a base di cinghiale. Gli stand aprono alle ore 19 di venerdì ; per la cena delle tre serate e per il pranzo a mezzogiorno di domenica.
Un appuntamento all’insegna della gastronomia, della musica e del divertimento nell’area delle feste “Foro Boario” di Predappio. Si apre infatti la 21esima edizione della Sagra del Cinghiale, organizzata dall’associazione Pro Loco di Fiumana, con il patrocinio del Comune di Predappio e in collaborazione con i cinghialai di Predappio. Nello stand coperto allestito per l’occasione si potrà gustare un menu davvero succulento: polenta e tagliatelle al ragù di cinghiale, cinghiale in salmì, porchetta, salsiccia ed altre specialità a base di cinghiale. Gli stand aprono alle ore 19 di venerdì ; per la cena delle tre serate e per il pranzo a mezzogiorno di domenica.
lunedì 7 maggio 2012
Cicloguide Lugo
13 maggio - LE PIETRE DELLA STORIA
È un itinerario che percorre le radici della storia; le antiche pietre raccontano le vicende degli uomini e sono voci e memoria del passato legato al presente. Percorso ad anello di circa 42 km che tocca i Comuni di Lugo, Massa Lombarda, Conselice e le località di Santa Maria in Fabriago e San Patrizio. IL PERCORSO - Partenza ore 10.00 dal Parco di Loto di Lugo, direzione Massa Lombarda con arrivo alle ore 11.00 circa. Sosta a Massa Lombarda per la visita guidata al Santuario della Beata Vergine della Consolazione, costruito tra il 1749 e il 1813, e al cimitero monumentale che vi sorge accanto, molto ben conservato e di grande interesse storico artistico. Da Massa Lombarda si prosegue poi verso Santa Maria in Fabriago per la visita all'antica pieve di Campanile con la torre campanaria cilindrica a bifore e trifore, in puro stile bizantino-ravennate del IX secolo. Dalla pieve si pedala verso Conselice con arrivo alle 13.00 circa nella pittoresca Piazzetta Guareschi, ispirata ai romanzi di Giovannino Guareschi e scenografata da Gino Pellegrini. Pranzo al sacco nel parco cittadino di via Prestankov dove è possibile ammirare il curioso monumento al Ranocchio, opera dello scultore Gian Piero Baldazzi. Alle 15.00 circa di nuovo in sella per San Patrizio per la visita alla chiesa omonima, edificata nel 1820 sulle rovine di una pieve romanica dell' XI secolo. Ancora sui pedali per l'ultima tappa, il Parco del Loto di Lugo, con arrivo alle 16.30 dove si chiude l'itinerario con una visita guidata al Parco (facoltativa).
Ai piedi del Monte Gamogna
La salita del Passo dell’Eremo (921 mt), valico che collega le vallate non contigue del Lamone e del Montone, non è fra le più lunghe (10,4 chilometri) considerando la hit-climbs “romagnola” e non presenta pendenze massime elevate (mai superiori al 10%). Tuttavia ha una pendenza media fra le più alte (5,8%) e non concede molte possibilità di recupero. Il dislivello superato è di 593 metri . Il traffico è pressoché inesistente e l’asfalto è in ottime condizioni. E’ una salita parzialmente ombreggiata da boschi di abeti e faggi, ma vi è un’unica fonte in prossimità del valico. La salita ha inizio a Marradi e si conclude al Passo senza alcuna possibilità di deviazione; proseguendo si scende per circa 2 km per risalirne altri 1,5 per svalicare il Passo Peschiera (913 mt) e nuovamente 8,1 km per giungere al borgo di San Benedetto in Alpe.
domenica 6 maggio 2012
Brevet de Randonneur des Alpes
Una cicloturistica internazionale biennale, quella del Brevet de Randonneur des Alpes di 225 km con 4,650 mt di altimetria (formula 1 o 2 giorni) - partenza da Vizille vicino Grenoble (Francia), il prossimo 20/21 luglio 2013 alle 5:30 am : 84 km di salita ai 2,646 mt del Col du Galibier, ai 1,566 mt Col du Telegraphe, ai 1,638 mt Col du Mollard e per concludere ai 2067 mt del Col de la Croix de Fer. Tutto il resto è noia...
Ultima chiamata...
Ultima chiamata.... per prenotare la divisa Ad Maiora 2012 il cui ordine sarà esteso mercoledì prox con una prevista consegna nel mese di giugno.
E' una divisa realizzata da PISSEI di Pistoia, nota azienda produttrice di abbigliamento per il settore ciclistico, realizzata con taglio sportivo e materiali di alta gamma tra cui possiamo evidenziare il pantaloncino con bretelle traforate - fondello top XP1 dai morbidi lineamenti per una durevole elasticità ed alto assorbimento dell’umidità. Per chi fosse interessato ad acquistarla (esentati gli iscritti Tour UBAYE che la riceveranno inclusa nel pacchetto-viaggio), potrà prenotarla inviando una mail di conferma (admaiora2004@libero.it) indicando le taglie prescelte (Maglia 1/2/3/4/5 Pantaloncino 1/2/3/4/5).
Il costo della maglia è di euro 45 - Il costo del pantaloncino è di euro 50.
sabato 5 maggio 2012
Una giornata in MTB: da non perdere!
Sabato 19 maggio
Ad Maiora organizza un appuntamento all'insegna dell'escursionismo in MTB in quel fantastico contesto delle foreste Casentinesi, da Ridracoli a Pietrapazza passando per l'incantato bosco della Lama. Per tutti gli amici di Ad Maiora "stradisti" che si vogliono avvicinare al mondo dell'OFFROAD, delle ruote grasse, con una buona base di preparazione atletica e NON tecnica, abbiamo approntato un percorso di rara bellezza con base di partenza e arrivo nei pressi di Ridracoli.
Al termine "bracciolata" per concludere una vera giornata di relax.
Chi fosse interessato a partecipare deve inviare mail di conferma a: admaiora2004@libero.it
Segue programma.
venerdì 4 maggio 2012
Crinale appenninico
Non è facile individuare nuovi itinerari, nuove salite.... e quindi siamo a riproporvi uno spettacoloso percorso "romagnolo" (proposto luglio 2011) che da Meldola porta fino a Civitella, naturalmente non percorrendo la principale direttrice SP4, ma pedalando lungo un crinale appenninico unico e sconosciuto a molti.
Attraversato a Meldola (FC) il ponte sul fiume Bidente, ci indirizziamo verso Pian di Spino e la salita della conosciuta Pieve di Rivoschio: dieci km di piacevole pedalata sul fondo valle e altrettanti in salita, ma tenendo presente che dal bivio di Piavola sono presenti ben 4 km di falsopiano se non dire di "ben accolta" discesa e senza dimenticare l'ultimo strappo, il più impegnativo, fino alla Pieve dove una provvidenziale fontana consente un momento di relax.
Ora siamo in quota, precisamente a 451 mt di altitudine, e da questo momento ha inizio un percorso unico, uno spettacolo, una immersione nella natura più selvaggia di circa 12 km sul crinale che ci condurrà ai borghi di Seguno, Cigno e al Passo Sulparo (600 mt). Scendiamo con attenzione a Civitella di Romagna, in fin dei conti questa strada in senso inverso è anche la salita più difficile della romagna denominata la salita del Monte delle Ruote e quindi attenti alle pendenze per quando la vorrete sfidare.
Percorso km 40 / dislivello 965 mt.
Attraversato a Meldola (FC) il ponte sul fiume Bidente, ci indirizziamo verso Pian di Spino e la salita della conosciuta Pieve di Rivoschio: dieci km di piacevole pedalata sul fondo valle e altrettanti in salita, ma tenendo presente che dal bivio di Piavola sono presenti ben 4 km di falsopiano se non dire di "ben accolta" discesa e senza dimenticare l'ultimo strappo, il più impegnativo, fino alla Pieve dove una provvidenziale fontana consente un momento di relax.
Ora siamo in quota, precisamente a 451 mt di altitudine, e da questo momento ha inizio un percorso unico, uno spettacolo, una immersione nella natura più selvaggia di circa 12 km sul crinale che ci condurrà ai borghi di Seguno, Cigno e al Passo Sulparo (600 mt). Scendiamo con attenzione a Civitella di Romagna, in fin dei conti questa strada in senso inverso è anche la salita più difficile della romagna denominata la salita del Monte delle Ruote e quindi attenti alle pendenze per quando la vorrete sfidare.
Percorso km 40 / dislivello 965 mt.
I meriti della crisi....
La combinazione degli effetti derivati
dalla crisi economica e dalla crescita del
costo di benzina e gasolio ha dato luogo ad una significativa riduzione dei gas
serra emessi in Italia, questo anche grazie ad un calo pari al 10,7% nel consumo
di carburanti. Da un lato l’incremento dei
prezzi, unitamente alla crescente preoccupazione per le conseguenze dell’impatto
della CO2 sul clima, invita i consumatori a limitare l’uso dell’auto, dall’altro
spinge sempre più produttori e distributori ad accorciare la
filiera. In campo alimentare ad esempio, 1kg di arance siciliane,
oltre ad abbattere i costi di trasporto e sostenere una produzione nazionale,
immette nell’aria circa 17 kg
di anidride carbonica in meno per arrivare sulle
nostre tavole, rispetto a quanto avviene con l’importazione di 1 kg di agrumi dal Brasile.
Fonte:
www.greenstyle.it
giovedì 3 maggio 2012
Giro della Romagna 2012
Domenica 6 maggio
Ritrovo: Bar LIFE Lugo (fronte Stazione FS) ore 7.00
Partenza: Stadio Comunale Lugo ore 7,10
Percorso: 144 km - 1450 mt disl.
Tempo percorrenza: circa 5.30 ore
L'appuntamento con il Grande Cicloturismo.
Ritrovo: Bar LIFE Lugo (fronte Stazione FS) ore 7.00
Partenza: Stadio Comunale Lugo ore 7,10
Percorso: 144 km - 1450 mt disl.
Tempo percorrenza: circa 5.30 ore
L'appuntamento con il Grande Cicloturismo.
Siamo pronti e non vediamo l'ora di montare in sella alle nostre specialissime per partecipare all'ennesima edizione di questo simbolo, baluardo, pietra miliare... chiamatela come volete ma indubbiamente è la manifestazione riconosciuta a livello nazionale (e non) che è maggiormente rappresentativa del cicloturismo NO TIME: un successo decretato ogni anno dalle migliaia di partecipanti che si dilettano nel pedalare sui diversi percorsi tracciati sulle colline romagnole, godendo di una organizzazione protesa esclusivamente a far trascorrere a tutti, una splendida giornata. E non è poco!.
Provare per credere... avrebbe detto qualcuno!.
Quest'anno abbiamo preferito indirizzarci sul percorso MEDIO FONDO di 144 km, per creare un po di diversità rispetto alle edizioni scorse e livellando lo sforzo allo stato di preparazione attuale. Quindi ci attendono le salite dei Coralli, Monte Albano, Monte Carnevale, Beccuggiano... non dimenticando il sempre insidioso tratto che da Casola porta a Palazzuolo.
Provare per credere... avrebbe detto qualcuno!.
Quest'anno abbiamo preferito indirizzarci sul percorso MEDIO FONDO di 144 km, per creare un po di diversità rispetto alle edizioni scorse e livellando lo sforzo allo stato di preparazione attuale. Quindi ci attendono le salite dei Coralli, Monte Albano, Monte Carnevale, Beccuggiano... non dimenticando il sempre insidioso tratto che da Casola porta a Palazzuolo.
Iscrizione 7 euro / Preiscrizione obbligatoria.
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