L'abbazia risale all'XI secolo ed è costruita nel punto in cui sorgeva anticamente l'Abbazia fondata dai monaci cluniacensi. La Badia ha una facciata in stile romanico, al suo interno è custodito il sarcofago di Benedetta Bianchi Porro, giovane laica nata a Dovadola nel 1936, in concetto di santità dal 23 gennaio del 1964. L'Abbazia di S. Andrea è meta di pellegrinaggi di fedeli, che da ogni parte d'Italia si recano a rendere onore a Benedetta.
Il Sarcofago con le spoglie mortali di Benedetta Bianchi Porro, in bronzo e cotto, è opera del faentino Angelo Biancini. La giovane è rappresentata in dimensioni naturali, in atteggiamento devoto con le mani incrociate sul petto, ai piedi un cuscino a forma di tartaruga che rappresenta la lentezza fisica della Venerabile. L'Abbazia è circondata da un parco ricco di piante secolari (abeti, ippocastani e tigli), appartenente all'omonima Villa, che fu sede dell'antico monastero dei monaci cluniacensi, proprietà per trecento anni della famiglia Blanc Tassinari, già proprietari anche del Castello.
Il Sarcofago con le spoglie mortali di Benedetta Bianchi Porro, in bronzo e cotto, è opera del faentino Angelo Biancini. La giovane è rappresentata in dimensioni naturali, in atteggiamento devoto con le mani incrociate sul petto, ai piedi un cuscino a forma di tartaruga che rappresenta la lentezza fisica della Venerabile. L'Abbazia è circondata da un parco ricco di piante secolari (abeti, ippocastani e tigli), appartenente all'omonima Villa, che fu sede dell'antico monastero dei monaci cluniacensi, proprietà per trecento anni della famiglia Blanc Tassinari, già proprietari anche del Castello.
Fonte: http://www.turismo.fc.it/
Nessun commento:
Posta un commento