Drop Down MenusCSS Drop Down MenuPure CSS Dropdown Menu

martedì 25 giugno 2013

Riserva Naturale "Alpe della Luna"

La Riserva protegge una parte della dorsale appenninica compresa tra Badia Tedalda e Sansepolcro, conosciuta con il nome di Alpe della Luna. Questa lunga dorsale comprende una serie di rilievi ad andamento nord-ovest sud-est, culminanti con il Monte dei Frati (m 1.453) e con il Monte Maggiore (1.384 m), che segnano rispettivamente il confine occidentale e orientale dell’area protetta. Insieme al Monte Sodo Pulito (1.225 m), sua naturale prosecuzione verso sud-est, l’Alpe della Luna fa da spartiacque tra l’alta valle del Tevere, nel versante tirrenico, e quella del fiume Marecchia, nel versante adriatico. L’area, in buona parte di proprietà pubblica, è confinante con l’omonima Oasi di Protezione faunistica, che amplia in modo consistente il territorio destinato alla conservazione delle specie animali. Dai pendii settentrionali della dorsale si origina il torrente Presalino, affluente del Presale, che si getta nel fiume Marecchia poco dopo aver attraversato il paese di Badia Tedalda. Il versante meridionale è invece solcato dagli affluenti del torrente Afra e dal Fosso di Stianta, tributari del Tevere. Il Fosso di Moscheto, uno degli affluenti dell’Afra, segna il confine meridionale della Riserva. L’area protetta racchiude un territorio prevalentemente boscato, nel quale si susseguono cerrete, faggete e interessanti boschi misti. Caratterizzano il paesaggio anche alcune aree prative, punteggiate da piccoli insediamenti storici come Monterano e Montelabreve, quest’ultimo esistente già nel XIII sec., a cui si aggiungono numerosi sparsi edifici rurali, testimonianze di un passato in cui l’Alpe era senz’altro molto più affollata di oggi. La Spinella, Montagna, Pian della Capanna e altri edifici oggi inghiottiti dalla vegetazione sono stati protagonisti della lotta partigiana, fungendo da luoghi di rifugio e di ritrovo. Oggi, percorrendo il crinale e le radure che si aprono nella zona di Monterano, la vista spazia sul territorio di Badia Tedalda e su buona parte della Valmarecchia, dal Montebotolino fino alle inconfondibili sagome del Sasso di Simone e del Simoncello.

Nessun commento:

Posta un commento