La pista ciclabile della
Val Pusteria è chiamata PusterBike e si articola su un tracciato di circa 40 km (da Rio Punteria a Sesto),
a tratti lungo le rive del fiume Rienza. Un itinerario dal carattere naturale e
storico con prati e pascoli verdeggianti nella incantevole Val Pusteria. Il
nostro percorso ha inizio da San Candido e dopo aver attraversato Dobbiaco,
prosegue lungo la Ciclabile della Val Pusteria, giungendo fino a Villabassa e
Monguelfo, in seguito si prosegue per Valdaora: le quattro frazioni (Valdaora
di Sopra, Valdaora di Mezzo, Valdaora di Sotto e Sorafurcia) invitano a una
sosta, ma non è tempo perché ci attende i 9k del Sorafurcia che sorge sulle
pendici della montagna di casa, il Plan de Corones. Da Valdaora di Mezzo (1046
mt) si sale leggermente tra i prati sino al ponte sul Rio Furcia, poi si
imbocca un impegnativo rettilineo che giunge fino alla partenza della funivia
del Plan de Corones; si affrontano 3 ripidi tornanti tra i prati con splendida
vista della conca di Valdaora e della valle di Anterselva. Con un tratto di
facile ascesa si arriva a Sorafurcia (1344m), frazione situata in posizione panoramica
a mezza costa; dopo il paese si incontrano una breve galleria artificiale ed un
corto tratto di leggera discesa, poi si attraversa un ponticello riprendendo a
salire con 4 ripidi tornanti.Un rettilineo in moderata ascesa presso la
partenza della seggiovia (1526m) introduce il tratto ripido finale: dopo un
ponticello a quota 1600m si affrontano due tornanti e si percorre un durissimo
tratto in costa nel bosco fino al valico (Ristoro) posto a 1789 mt. Si scende
per 12 km
in direzione del paese ladino di San Vigilio di Marebbe (km 8) e giunti sulla
statale della Val Badia SS 242, località Longeda, la risaliamo pedalando per 18
interminabili km con un dislivello di 438 mt, fino a transitare nel rinomato
crocevia dolomitico che è il paese di La Villa (1416 mt). La Villa non ha molto
in comune con i paesi di fondovalle, solitamente chiusi tra le montagne e
ombreggiati. Il punto di partenza già lascia intuire i grandi spazi di cui è
generosa la salita al Passo di Valparola con cui si oltrepassano i confini di
regione e di lingua. Appena partiti dopo un breve tratto, con pendenze intorno
all'8%, la strada volge verso il Passo puntando verso l'anfiteatro di cime
dolomitiche che stringono il Valparola. Il percorso diventa più morbido, si raggiunge
il paese di San Cassiano sfiorando l'area del Parco Naturale di
Fanes-Sennes-Braies e dopo tredici chilometri in totale, si valica il Passo
(2192 mt), da cui si può agevolmente scendere al Passo Falzarego, ai piedi
delle Tofane. Per quanto riguarda la sola ascesa al Valparola particolarmente
severo sono gli ultimi 5 km
che salgono al 9% ed oltre di pendenza, ma comunque per tutto il tratto dopo
località Armentarola (1610) la pendenza media non scende mai sotto il 7%. Pochi
tornanti, ma anche poco trafficato il percorso. Si scende per 16 km in direzione della
Perla delle Dolomiti, Cortina d’Ampezzo, transitando per le località di Cinque Torri
e Pocol: sosta d’obbligo per pedalare lungo Corso Italia, il cuore Vip della
cittadina. Ultima fatica della giornata l’ascesa a CimaBanche 1529 mt (confine
Veneto -Trentino) pedalando per 15
km , 381 mt dislivello, sulla Strada Statale 51 d’Alemagna,
quella che attraversa la località di Fanes e Ospitale con pendenze costanti e
facilmente affrontabili. Il piccolo crocevia di Carbonin e in discesa per 20 km lungo la vergine Valle
di Landro fino a Dobbiaco e all’arrivo del circolare posto a San Candido.
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