Drop Down MenusCSS Drop Down MenuPure CSS Dropdown Menu

domenica 9 giugno 2013

Battista Babini, che mito!!!

Ottimo dilettante, capace di distinguersi sul passo ed a proprio agio anche in salita, riuscì a passare professionista molto presto, alla fine del 1961, al Trofeo Baracchi, dove in coppia col coetaneo Giacomo Fornoni, campione olimpico nella 100 km a squadre, fu autore di una prova maiuscola: i due finirono secondi, ad oltre 47 di media, dietro la coppia Baldini-Velly. Dopo una grigia stagione in seno alla Molteni nel 1962, passò alla Salvarani l'anno successivo, voluto proprio dal "nocchiero" di quella celebre formazione: l'imolese Luciano Pezzi. L'esordio di Battista con la nuova maglia fu subito degno del botto, in quanto colse la vittoria nell'allora classica Sassari Cagliari. Anche il resto della stagione fu positivo in quanto ricco di buoni piazzamenti. Di nota il suo 2° posto nella tappa di Gorizia al Giro d'Italia, a pochi secondi dal vincitore Vendramino Bariviera. Nel 1964, con l'arrivo di Adorni in seno alla Salvarani, Babini assunse il ruolo di ottima pedina di squadra, continuando a cogliere, in qualche giornata di libertà, significativi piazzamenti, come ad esempio nella tappa di Orleans, al Tour de France, dove fu bruciato allo sprint dall'ex iridato Jean Stablinski. In quel Tour, Battista, fu più che discreto anche nel piazzamento finale: 25°. Nel '65, dopo aver chiuso con la solita capacità nel gioco di squadra il Giro d'Italia, mentre si apprestava a partecipare al Tour, fu colto da un attacco di paratifo che lo bloccò e al suo posto la Salvarani schierò Felice Gimondi che poi vinse la "Grande Boucle"! Babini, dopo il problema fisico che gli impedì quella importante partecipazione, non ritrovò più il colpo di pedale di un tempo e, nel 1966, a soli ventisette anni, abbandonò l'attività agonistica.
Ma ora invitato d'onore a Parigi tra gli eroi della Gran B0ucle. Grande Battistone!!!
Fonte: www.museociclismo.it 

Nessun commento:

Posta un commento