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mercoledì 20 luglio 2011

Sangiovese

Le prime notizie risalgono al lontano '600; si narra che durante un banchetto tenuto nel Monastero dei Frati Cappuccini in Santarcangelo di Romagna, alla presenza di Papa Leone XII ed illustri ospiti, fu servito questo vino prodotto dagli stessi monaci. Il vino fu molto apprezzato e ne fu chiesto il nome. Un monaco, con prontezza di spirito, disse che il vino si chiamava “Sunguis di Jovis” = Sangue di Giove (Sanjovese). Col passare degli anni, questo vino assunse a simbolo della terra di Romagna, grazie anche ad attenti ed intelligenti produttori. A livello nazionale le uve di Sangiovese da sole o associate ad altre, concorrono alla produzione di vini famosi quali il Brunello di Montalcino, i vari Chianti, Il Forgiano Rosso, il Rosso Conero e tantissimi altri. Il Sangiovese prodotto nell’area romagnola, negli ultimi dieci anni, ha riscontrato una visibile e costante crescita qualitativa, che nelle punte di eccellenza regge il confronto dei più famosi Sangiovesi sopracitati.
Si dice che il Sangiovese della Romagna (Sanzve’s) contenga il carattere dei romagnoli: franco, esuberante, schietto robusto ed ospitale e nello stesso tempo ruvido, all'esterno, ma sincero e delicato, all'interno.
Il vino Sangiovese , in Romagna, viene prodotto con diverse tipologie (denominazioni):
- Sangiovese del Rubicone - I.G.T.- Sangiovese di Forlì - I.G.T.- Sangiovese di Romagna - D.O.C. Novello- Sangiovese di Romagna - D.O.C.- Sangiovese di Romagna - D.O.C. Superiore Riserva.
Il colore di questo vino è un bel rosso rubino, con sentori di viola e frutti rossi, al gusto si presenta asciutto, armonico e leggermente tannico, con retrogusto gradevolmente amarognolo .E' un signor vino, che si accompagna a: tutte le minestre (casalinghe) condite con ragù di carni, con arrosti misti e grigliate, con i classici 'castrato' e 'cosciotto d'agnello' , con selvaggina e cacciagione, nonché con stracotti e brasati.

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