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giovedì 23 febbraio 2012

Una vera passione per la FIXED

Mozzo fisso contropedale
Ultimamente mi sono molto appassionato a questo “Scatto Fisso” e ho incominciato a leggere qua e là per informarmi e approfondirne la conoscenza, scoprendo con sorpresa un sacco di appassionati. In effetti la parola appassionati è molto appropriata rispetto a un qualsiasi sostantivo connesso “a colui che usa la bicicletta” perché è solamente la passione che muove tutte quelle energie protese a scegliere i particolari e costruirsi il mezzo a due ruote che è al centro della nostra discussione. Comunque la mia curiosità ha radici lontane e identificate ad un utilizzo in gioventù di una Torpado 28” nera con contropedale (di mio padre) che purtroppo mi è stata rubata; quindi … mi è ritornata la voglia di ri-farmi una bicicletta similare e mi sto documentando. Leggendo in un specifico blog dedicato alla Fissa (www.ciclistica.it) ho intanto appreso che, ruotalibera, contropedale e fissa sono le tre interpretazioni molto differenti dello stesso concetto, in cui però giocano predisposizione, indole, abilità e desiderio. Prima di scegliere una delle tre "scuole" è necessario avere ben presenti quali sono i pro e i contro di ognuna.
RUOTA LIBERA: i pro sono quelli di guidare una bicicletta nella concezione più classica e conosciuta di tutte. Questo si trasforma in facilità di guida (probabilmente è la bici su cui da bambino hai imparato ad andare), reperibilità dei pezzi di ricambio, possibilità di customizzazione tecnica (puoi scegliere se farla singlespeed, con il cambio, con le leve da corsa o da mtb, ecc…). I contro sono una maggiore manutenzione (+ pezzi in gioco) e una peggiore estetica (questo nel caso in cui ti piacciano piacciono le biciclette nude e semplici).
CONTROPEDALE: Il giusto compromesso tra estetica e sfruttabilità: lo stile è quello di una fissa e la ruotalibera non ti fa rimpiangere la tua vecchia bici. Ma con dei limiti.
FISSA: esteticamente impagabile, meccanicamente semplicissima: tutto ciò si traduce in una minore manutenzione, ma occorre abituarsi ad un nuovo concetto di bicicletta ed andatura, che può piacere o meno “ La ruota gira e i pedali anche…”. A mio avviso, il classico esempio di "o si ama o si odia".
Poi esistono interessanti varianti come ad esempio il mozzo flip-flop,un mozzo con la filettature su entrambe i lati in modo da poter montare 2 pignoni diversi e utilizzare l'uno o l'altro semplicemente smontando ed invertendo la ruota e in più a seconda del tipo di mozzo si possono montare 2 pignoni fissi, 2 ruote libere o un fisso e una libera. E tante altre varianti….
Fonte: www.ciclistica.it post morze81

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