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venerdì 31 maggio 2013

La terra del vino Classico

Non è facile dare una definizione precisa dei confini del Chianti in Toscana. Il nome "Chianti" infatti è riferito tradizionalmente all' area compresa tra Firenze e Siena nella quale si produce ilvino Chianti e non ad un particolare territorio dotato di confini precisi. Con il tempo poi l' area nella quale viene prodotto il vino Chianti si è ampliata.La mappa qua sopra rende un' idea approssimativa di ciò che viene tradizionalmente indicato come territorio del Chianti. I confini che abbiamo tracciato sono quelli dei comuni che tradizionalmente fanno parte del Chianti: Greve in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Impruneta, San Casciano Val di Pesa, Tavernelle Val di Pesa, Barberino Val d'Elsa and Poggibonsi. In parte di queste aree, escluso lmpruneta, vengono coltivate le uve che verranno trasformate in vino ""Chianti Classico DOCG" . Se andiamo oltre l'area denominata "Classico", il vino Chianti ha in totale 8 denominazioni, come Colli Fiorentini, Colli Senesi e Chianti Rufina, per citarne alcune, che vanno ad estendere ulteriormente il territorio del Chianti, così come si può vedere nella piccola mappa sulla destra.

Il mercato dell’assurdo

Nelle serate del 7, 8 e 9 giugno 2013, il centro storico di Castelvetro di Modena sarà lo scenario di Mercurdo, il tradizionale appuntamento con il mercato dell’assurdo che porta in città un mondo parallelo fatto di fantasia, estro e meraviglia. Il borgo medievale di Castelvetro si trasforma in un luogo dell’immaginazione dove tutto diventa possibile, e dove scovare ad ogni angolo una sorpresa visionaria. Perché Mercurdo è la manifestazione, unica nel suo genere, che punta a stupire liberando l’idea di spettacolo dal vivo da ogni vincolo di razionalità. Tra le sorprese più stupefacenti di questa edizione di Mercurdo, la performance “Il Draaago”: prodotto da Il Teatro dei Venti di Modena. Protagonista sarà una gigantesca macchina a forma di drago. La creatura sfilerà per le vie del centro storico venerdì 7 giugno in apertura della manifestazione, in un corteo proveniente da un altro tempo o forse dall’immaginazione stessa, fatto di trampolieri, maschere e ballerini, per giungere in Piazza Roma dove avrà luogo lo spettacolo vero e proprio, ispirato alle vicende di Elsa, la figlia di Charlemagne offerta al drago per placarne la sete di distruzione. Sarà il coraggioso Lancillotto, nascosto tra la folla, a salvarla? Non mancheranno momenti di sperimentazione dei linguaggi. Alessio Bertallot, popolare dj e conduttore di Radio2, sarà protagonista della lunga notte di Mercurdo di sabato 8 giugno. Il suo dj-set elettronico creerà l’ambiente ideale per una notte in cui, grazie ai video di Manuela Chiappini, gli edifici di Piazza Roma si trasformano in superfici “dipinte” da immagini surreali create e proiettate per l’occasione. A chiudere la manifestazione, domenica 9 giugno, uno degli ospiti più importanti della nuova edizione, Stefano Benni, che proporrà uno show inedito in puro spirito Mercurdo, mettendo l’inventiva linguistica che lo ha reso celebre al servizio dei sogni del pubblico.

Come sempre, le vie del centro di Castelvetro saranno animate dal mercatino tematico, con artigianato e oggettistica, bizzarrie e curiosità per portarsi a casa un pezzetto di Mercurdo.

giovedì 30 maggio 2013

Non è un caso se...

Tecnicamente le strade del Chianti alternano dolci saliscendi a pendenze più impegnative ma sempre alla portata di ciclisti mediamente allenati (non si superano mai i 900 metri d'altitudine). Castelnuovo Berardenga, Gaiole, Radda e Castellina sono le tappe delle pedalate chiantigiane. Nervosi saliscendi e profili più dolci costituiscono un continuo movimento in uno scenario dove trovano soddisfazioni i ciclisti più esigenti in cerca di strade adatte per allenarsi e cicloturisti capaci di assecondare i frequenti cambi di pendenza senza nulla togliere al godimento di straordinarie vedute. Nastri d’asfalto e percorsi sterrati costituiscono una rete che va ad esplorare capillarmente questo territorio decisamente vasto per chi si sposta a ritmo di pedale. Non è un caso che il percorso dell’Eroica si sviluppi prevalentemente in questa zona dove il ciclismo e il cicloturismo sono stati e rimangono due voci importanti nell’ambito di un progetto basato sulla salvaguardia e la protezione delle strade bianche intese come imprescindibile patrimonio del paesaggio senese e toscano. Ci troviamo infatti in una sorta di “ciclo-habitat” che da più di un decennio l’Associazione Parco Ciclistico del Chianti sta valorizzando nell’ottica di un turismo ambientale in cui la bicicletta è sempre più protagonista.
Fonte: www.terresiena.com

Parola d'ordine: BITONE

Domenica 2 giugno: la parola d'ordine è BITONE, per chi pedala in maniera cicloturistica nella nostra regione e non sente l'assillo del tempo!. Dal Circolo Benassi, al confine della città di Bologna e quella di San Lazzaro, prende il via questa bella manifestazione che negli ultimi anni non ha avuto molta fortuna in termini metereologici ma che ugualmente rimane un appuntamento cult  da non lasciarsi sfuggire perchè è indubbiamente un mix di buona organizzazione e di inediti percorsi proposti. Partenza alla francese per scegliere su 3 percorsi dove indubbiamente svetta quello GranFondo e i suoi 148 km su 1578 mt di dislivello metrico, bello e audace per coloro che vorranno cimentarsi sulla distanza: Bologna - Zena - Quinzano - S. Benedetto del Querceto - Campeggio -Monghidoro (ristoro) Passo della Raticosa - Passo della Futa - Bruscoli - S. Benedetto Val di Sambro (ristoro) - Madonna dei Fornelli - Castel dell’Alpe - Valgattara - Pianoro (ristoro) - Botteghino di Zocca -  e per accogliervi a Bologna con un gustoso pasta party conclusivo. Preiscrizione obbligatoria 7 euro.
 

Maglia ADM 2013

Sono arrivate le nuove maglie (fondo bianco) Ad Maiora 2013!!!!. Ne abbiamo realizzato un certo quantitivo x per soddisfare le numerose prenotazioni degli amici ADM e anche per coloro che provano il piacere e il buon-gusto di possederla ed indossarla. Una vera icona a tiratura limitata!!!
Domenica prossima, alla GF Chianti Classic, il "varo" ufficiale della divisa 2013.
Per aggiudicarvela.... contattateci al solito indirizzo e.mail: www.admaiora2004@libero.it 

mercoledì 29 maggio 2013

Giornata Verde dell'Emilia Romagna

Oltre 70 eventi in cartellone, 9 province coinvolte, 2 parchi nazionali e tante oasi protette: sono i numeri della Giornata Verde Emilia Romagna in programma domenica 2 giugno in tutta la regione. Una grande festa della montagna e del verde, un appuntamento per far vivere a tutti una giornata in un ambiente naturale e incontaminato a ritmo slow. In programma, trekking, escursioni sul Po, uscite in bici, gite in barca a vela sui laghi di montagna, degustazioni, concerti in luoghi incantati e per chi vuole fermarsi a dormire ci sono tanti pacchetti convenienti: un ricco calendario con proposte per tutte le tasche e le esigenze. Da segnalare a Ferrara dove si pedala tra arte e oasi naturali con “Primavera Slow”. Per il weekend del 2 giugno si potrà scegliere tra eventi ed escursioni in tutto il territorio del Parco del Delta del Po: escursioni a piedi, in barca, passeggiate a cavallo, escursioni notturne per osservare le stelle e ascoltare i suoni della natura. Ravenna propone l’incontro “Mani volanti: i pipistrelli questi sconosciuti”, dedicato alla conoscenza dei pipistrelli della Vena del Gesso. Al Centro Visite Cà Carnè di Brisighella dalle 21.00, dopo una breve introduzione, è prevista una facile passeggiata nel loro ambiente naturale. Guida e partecipanti muniti di “ bad detector” in grado di ascoltare i loro ultrasuoni.

Un percorso nervoso...

Per coloro che sono abituati a pedalare in salita, non sono ugualmente da prendere sottogamba i 118 km + il dislivello 2.140 mt del percorso Granfondo della Chianti Classic in quanto le colline toscane offriranno sicuramente (e sconosciute ai tanti) insidie ciclistiche: un susseguirsi di brevi salite che si alternano come rasoiate!. Senza dimenticare le ostiche ascese del Passo Monte San Michele (circa 7 km) e il Valico alla Badia di Coldibuono (5 km).
Insomma se ne vedranno delle belle....

martedì 28 maggio 2013

Conte Berardo di stirpe franca

La città di Castelnuovo Berardenga si trova ai confini meridionali del Chianti Classico a meno di 20 km da Siena. Il territorio è compreso tra i fiumi Ombrone e Arbia. Il nome Berardenga deriva dal conte Berardo di stirpe franca, vissuto nella seconda meta del X secolo. La città fu costruita come "Castel Nuovo" da Siena nel 1366, in quanto prezioso avamposto di confine e di Siena seguì le sorti, passando sotto il dominio del Granducato mediceo dopo il 1555. Della fortificazione originale rimane oggi l'alta torre in Piazza Petrilli che dal 1755 venne utilizzata come torre dell'orologio. Al centro del paese si trova lo splendido vicolo dell'Arco, caratterizzato da ripide scale in pietra e sormontato da un arco timpanato con un elegante bassorilievo. Vicino si trova la Chiesa di San Giusto e Clemente costruita a metà dell'Ottocento in stile neoclassico. All'interno è conservata una Madonna con Bambino e angeli di un artista senese del Rinascimento.
Poco distante c'è la Chiesa della Madonna del Patrocinio che conserva una venerata Madonna in terracotta invetriata del XIV secolo, ritrovata tra le rovine del castello dove oggi sorge il Vicolo dell'Arco. Un'altra attrazione di Castelnuovo Berardenga è certamente la Villa Chigi Saracini, costruita alla metà dell'Ottocento e circondata da un giardino all'italiana e da un parco all'inglese. La villa fu voluta dal conte Guido Saracini, grande cultore della musica e fondatore dell'Accademia Musicale Chigiana di Siena. Da vedere anche il Museo del Paesaggio, che presenta una ricca documentazione sia scritta che grafica sulla storia del paesaggio senese. In più è stata allestita una sezione archeologica che conserva i reperti archeologici provenienti dalle zone comunali. Ma forse ciò che rende Castelnuovo Berardenga una meta turistica sono i suoi splendidi dintorni, costellati di castelli e borghi fortificati, ville e chiese. Tra i più famosi e meritevoli il borgo di San Gusmè, la Certosa di Pontignano, il Castello di Montalto e Villa Arceno, per citare alcuni.

Una (sola) soluzione per la pioggia



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lunedì 27 maggio 2013

A spasso per il Chianti

Domenica 2 giugno
Una nuova avventura Ad Maiora Bike sulle strade toscane del Chianti-shire dove la bicicletta profuma ancora di vero cicloturismo: abbiamo radunato un bel gruppo di partecipanti (15) che hanno voglia di sfidare i 118 km del percorso preparato alla GF Chianti Classic con partenza e arrivo a Castelnuovo Berardenga (SI).
Tratto iniziale fino a Radda con un dislivello accettabile per essere in una terra dove i su e giù sono la caratteristica principale. Attenzione alla salita che porta a San Sano con 2 km impegnativi prima di respirare e tornare a salire verso Lecchi fino allo scollinamento posto al km 26. Da Radda in Chianti al bivio di Castellina si percorre una bella strada senza particolari asperità che porta ai 612 metri del valico. Poi si prende per il chianti fiorentino verso Panzano. A Greve si affronta la bella e docile salita del passo del Sugame. Il ristoro di Dudda prelude alla maggiore fatica della giornata con la salita del Monte San Michele che porta oltre i 700 metri. Discesa e paesaggi spettacolari fino a Villa a Radda dove si ricongiungono i percorsi con la deviazione verso il valico di Badia a Coltibuono e poi, superata Gaiole, nuova immissione sul percorso principale per Brolio e Castelnuovo Berardenga. 
Percorso Km 118 Dislivello 2110 mt

UD Cycling Classic: che idea!

domenica 26 maggio 2013

Pedalare con Fabiano...

Uno splendido ritorno sulle ruote grasse quello di oggi (domenica 26), con una escursione impegnativa sicuramente, ma altrettanto piena di nuovi itinerari proposti dal mitico Fabiano, sempre di più master-bike del gruppo. Partenza da Misileo per risalire lungo la valle del Senio fino al Bivio Badia di Susinana e da qui dare inizio al off road pedalando per quella tosta salita che ci ha condotto fino ai Prati Piani e in discesa a Bibbiana: sulla SP della Faggiola siamo nuovamente saliti fino al Passo del Paretaio, per un saluto ( e per scroccare un caffè...) agli amici del Pedal B e al mito Fugaz, che per l'occasione erano in azione con un risto-bike nel contesto del P-Lungo della GF "Città di Lugo". Rimontati sul "mezzo agricolo" ci siamo sparati dieci km di discesa (frescolina) a Palazzuolo per pedalare sul versante opposto del Monte Carnevale, tagliando tutto il fianco della montagna, in quota fino a Susinana, scavalcando il crinale di Pian del Volpone, lambendo la Presiola e con un ultimo sforzo affrontando l'ultima affascinante ed inedita ascesa che riporta nuovamente nella Valle del Senio e a Misileo (che è anche il punto di confine tra la Prov. di Firenze e Ravenna). Escursione tosta ma molto-molto interessante !!! In totale 51 km e 1600 mt dislivello.

venerdì 24 maggio 2013

A proposito di Galibier...

L'arrivo del Giro d'Italia sul Galibier - anticipato di 4 km causa maltempo - è stato indubbiamente spettacolare: nella foto da noi scattata lo scorso anno durante il Tour francese, il monumento a PANTANI che non è stato inquadrato dalle telecamere ... forse perchè immerso nell'abbondante coltre nevosa che ha donato ulteriore spettacolità alla tappa in "rosa".

mercoledì 22 maggio 2013

FESTA DEL VITELLONE BIANCO DI RAZZA ROMAGNOLA

A pochi km dal mare Presso Villa Torlonia " La Torre" a San Mauro Pascoli si svolgerà il 24/25 maggio la Manifestazione FESTA DEL VITELLONE BIANCO DI RAZZA ROMAGNOLA
L'evento si svolgerà presso l'edificio storico VILLA TORLONIA di San Mauro Pascoli che possiede un particolare legame con la "Razza Romagnola". Proprio tra le sue mura venne dato un sostanziale impulso all'evoluzione verso il bovino Romagnolo moderno con la costituzione, intorno alla metà del 1800, di un importante nucleo di miglioramento e selezione della razza. Fu grazie all'ing. Leopoldo Tosi, infatti, che la razza compì in breve tempo enormi progressi che le consentirono di collezionare importanti premi sia in Italia che all'estero, tanto che alla mostra di Parigi, nel 1900, la Romagnola venne premiata come "migliore razza da carne". Potrete trascorrere queste giornate alla riscoperta e alla valorizzazione della Carne di VITELLONE BIANCO dell'APPENNINO CENTRALE di RAZZA ROMAGNOLA NELLA ZONA DI ORIGINE grazie al Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP. I menù ripropongono antiche ricette a base di carne di vitellone romagnolo in abbinamento con prodotti tipici del Territorio. La Fiorentina alla Toscana fa parte del "mito della cucina italiana" ed è uno dei piatti tipici più conosciuti al mondo.

Vi faremo assaggiare il sapore indescrivibile di una vera bistecca alla fiorentina cotta alla brace! Il moto club BREUS organizza una manifestazione motociclistica-gastronomica culturale il 25 e 26 Maggio 2012 a Villa TORLONIA (La Torre della famosa cavallina storna) con il patrocinio del Comune di San Mauro Pascoli.
Moto Club BREUS - Ass. Culturale Sportiva - www.breus.it 

GF Città di Lugo 2013

Domenica prox 26 maggio ha di scena la quarta prova del Circuito Romagnolo 2013 di cicloturismo organizzato dalla società PEDALE BIANCONERO di Lugo di Romagna; quattro sono i percorsi su cui si può essere protagonisti semplicemente pedalando... ma da segnalare quello GRAN FONDO con i suoi 171 km e 2880 mt di dislivello che lo rende anche il più impegnativo di tutti quelli del Circuito.
Dal Mazzolano al Toranello per giungere a Casola scavalcando a seguito il Monte Prugno e risalire la Valle del Santerno fino a Coniale e ai suoi 900 mt della cima del Passo del Paretaio. Inversione di marcia per un veloce tratto fino a Casola Valsenio, Monte Albano e la l'ultima severa asperità del Monte Bitella prima di concludere il giro a Lugo e la centrale location delle Logge del Pavaglione.
Preiscrizione obbligatoria (7 euro)

martedì 21 maggio 2013

Chianti.... arriviamoooooo!!!!

Torna la Chianti Classic con una diciannovesima edizione ricca di novità. A partire dalla notte del 1 giugno e per tutto il giorno di DOMENICA 2 ogni tipo di pedale potrà cimentarsi lungo le tortuose e magnifiche strade chiantigiane già meta degli allenamenti di Gino Bartali. Lo scarso traffico veicolare, la collaudata organizzazione della Bulletta, un impegno rinnovato delle istituzioni e delle associazioni, la presenza attiva delle aziende vinicole, delle Città del Vino, delle Città Slow, del Mercatale e del Museo del Paesaggio, costituiscono la migliore garanzia per una migliore accoglienza di ciclisti e famiglie e per una ottima riuscita della manifestazione. Ecco il ricco menù della manifestazione:

Nella mattina di domenica 2 giugno partenza dalle ore 8 dei tre percorsi cicloturistici, 60,85 e 122 km: I ciclisti che si cimenteranno nei percorsi partiranno alla francese dalle ore 8 alle 9, 85 km per il primo con 1.100 mt di dislivello e 122 km per il secondo con 2.140 mt di dislivello. Si pedala tra il chianti senese e quello fiorentino toccando celebri fattorie, ville, castelli e borghi come Castellina, Radda, Panzano e Greve. Per i più tranquilli partenza dopo le ore 9 per un percorso di 60 km e 860 mt di dislivello che da Castelnuovo porta nel Chianti. Tutti i percorsi cicloturistici sono stati modificati e testati per renderli sicuri ed alla portata di tutti. Le prove sono valide per la classifica per Società del Circuito Provinciale di Cicloturismo, Campionato Toscano di Cicloturismo e del Circuito Toscano di Cicloturismo. Ma l’organizzazione non ha fatto mancare ai temerari l’opportunità di compiere una impresa. Infatti dalle ore 21 alle 22 del 1 giugno partirà la Rando dei Monti Divini prova della Challenge Randonnée Extreme Italia. Una prova impegnativa di 388 km con ben 7.000 metri di dislivello. Per i più golosi domenica 2 giugno due percorsi Gourmet uno di 8 km di a piedi e l’altro di 22 con tutti i tipi di bici, con la possibilità di entrare nelle cantini per gustare i sapori della terre di Siena. Festa poi per tutti nella NOTTE BIANCA con musica, spettacoli e racconti teatrali di ciclismo e per tutto il giorno degli arrivi.

lunedì 20 maggio 2013

La Torre di Castelbolognese


di Francesco Balilla Pratella
Tratto da la Piè n.11, novembre 1927

In fondo alla piazza di Castel Bolognese c’è un’antica torre medioevale che fa la guardia, chissà da quanti secoli, eretta a cavalcioni di una caratteristica porta a sesto acuto e vigilante davanti e di dietro col doppio monocolo di un quadrante d’orologio: e suona fedelmente le ore ed i quarti ai buoni castellani ed è l’asilo prediletto di una garrula colonia di rondoni, fantasiosi ricamatori del cielo nei tramonti primaverili. Un anno fa, o circa, una miserevole catapecchia dell’altezza pressapoco dell’arco portale si appoggiava a guisa di un ubbriaco al fianco destro della torre, deturpando così l’austera compostezza e simmetria della figura del gigante ed ostruendo quasi il passaggio alla gente da quella parte. Come fare a liberare il gigante dal parassita inestetico, che copriva subdolamente sotto il suo cappuccio di vecchie tegole sgretolate l’unica e più sgretolata scala di accesso alle viscere del secolare banditore del tempo? Senza la scala l’orologio si sarebbe fermato, la campana non avrebbe più cantato le ore e così i buoni castellani miei amici avrebbero smarrito l’ora del desinare e gli scolarelli quella di andare alla scuola. Ma per fortuna a Castel Bolognese, oltre alla torre ed ai rondoni e ad altre ottime cose, c’è anche e soprattutto Nicola, quello dei violini: che sa

domenica 19 maggio 2013

Nove Colli in notturna

Pubblichiamo con infinito piacere la ciclocronaca, postata or-ora dagli amici Daniele e Bagi sulla loro experience alla Nove Colli in notturna 2013: grande impresa ragazzi!!!"!
Siamo partiti ieri sera dal porto canale. partenze scaglionate a gruppi di 25 ciclisti. complessivamente eravamo circa 150. siamo arrivati oltre il tempo massimo per l'iscrizione ma la benevolenza degli organizzatori (vista la grandissima quantità di gente che ha invaso nel weekend Cesenatico con comprensibili problemi di intasamenti e parcheggio) ci ha ugualmente rilasciato la cartolina di viaggio per prendere il via. La prima oretta è passata velocemente per raggiungere Bertinoro, complici un fortissimo vento a favore ed un buon gruppo a cui ci siamo accodati sfruttandone la scia.  Finalmente con il Polenta iniziano le danze del sali-scendi. abbiamo fatto tutti i colli più o meno assieme; in ogni caso ricompattandoci sempre in vetta. Ottimi i ristori e ben distribuiti da parte dell'air santarcangelo che ha organizzato il brevetto. ci siamo appena appena bagnati da fratta al bivio per meldola ma poca cosa. tutto sommato una nottata come temperatura buona per pedalare; un pò di freddo ma sopportabile se ben coperti nelle discese. dalla cima di pieve di Rivoschio abbiamo iniziato a raggiungere i podisti (che fenomeni... 208 km a piedi!) della 9 colli partiti alle 12 con i quali talvolta ci siamo inchiacchierati. abbiamo anche sfruttato i loro ristori per bere e mangiare! da menzionare, tra i fenomeni in questione, pure la nostra "baracca" alina, incontrata (o meglio: è stata lei che ha riconosciuto il gruppo baracca e ci ha chiamato) oltre lo scollinamento del barbotto. dopo quasi 100 km a piedi era ancora freschissima ed in forma, complimenti a lei!. l'arrivo di Cesenatico è stato conquistato alle 6.26 dopo 12 ore di bici, essendo il nostro scaglione partito alle 18.30.
..... in conclusione che dire: entusiasmante! da rifare e da consigliare per essere il prossimo anno un gruppo più numeroso!

venerdì 17 maggio 2013

Alla conquista del Calderaro

Sabato 18 maggio
Ritrovo: bar Briko ore 8.00
Km 100


E' il nostro cult, è il nostro metro di misura che verifica lo stato di forma durante la stagione primaverile, è il nostro spauracchio con i suoi ostici quattro versanti, è incredibilmente affascinante, è il Monte Calderaro.... e domani, sabato, è il giusto momento per salire sulla sua vetta dal versante che parte da Castel San Pietro. Quello di Liano è il versante più conosciuto e più frequentato dai cicloturisti in genere sia per il facile accesso provenendo dalla pianura e precisamente con inizio dalla splendida cittadina di Castel S. Pietro, ma anche perchè è abbordabile per le sue pendenze a portata di cicloturista. E' anche la più lunga... su uno sviluppo di 12 km ma è bene spiegare che tale ascesa è composta da tre tratti in salita intervallati da due che discendono e pertanto danno la possibilità di rifiatare. Spettacolare è il tratto che lambisce un calanco che ci regala una vista particolare di un grigio e unico panorama collinare fatto di guglie sabbiose, quelle che compongono queste creste appenniniche. Si fa ritorno da Monte Cerere per giungere a Lugo ben cotti alla brace........

Passo di Frassineto

Lunghezza: 9.3 km
Partenza: 400 m
Arrivo: 927 m
Dislivello: 527 m
Pendenza media: 5.7 %
Una bella salita collocata nella natura dell'Alpe della Luna, quasi al confine tra Toscana, Umbria e Romagna, precisamente nella provincia di Arezzo, con base di partenza in Val Tiberina e precisamente a Pieve Santo Stefano. Sulla cima non vi sono cartelli che indicano il Passo. proseguendo a dx sulla SP 50. del Marecchia si giunge dopo circa 3 km in ascesa al Passo di Viamaggio (983) valico più noto, conosciuto e molto frequentato fin dall'antichità, in epoca romana vi transitava l'importante via di comunicazione tra Arezzo e Rimini la Via Ariminensis. Sempre dal Passo del Frassineto, svoltando a sx si segue uno splendido percorso che si conclude dopo 15 km circa alle Balze del Verghereto.

giovedì 16 maggio 2013

Badia Prataglia


Badia Prataglia è un paese montano posto al centro del Parco Nazionale, quasi a presidio di un valico appenninico, il Passo dei Mandrioli, che la strada statale 71 raggiunge nella corsa che da Montefiascone la porta a Ravenna. Badia deve molto a questa strada, voluta nello scorso secolo dal Granduca Leopoldo II, che ha contribuito a fare del centro la stazione di montagna più conosciuta di tutta la provincia aretina. La bellezza del posto è indiscutibile. Le case, in stile quasi alpino, sono situate all'incontro di una serie di vallecole che costituiscono la parte più alta del bacino del torrente Archiano. Al centro si trova la chiesa romanica, ultimo resto dell'abbazia benedettina fondata nel 989 e soppressa nel XIV secolo.       
Il bosco circonda il paese offrendo un campionario quasi completo di formazioni forestali. Proprio a ridosso delle case si trovano boschi misti di latifoglie (acero, frassino, tiglio) e addirittura, inusuale a 900 metri di altitudine, un vecchio castagneto da frutto ora abbandonato. In quella direzione si raggiungono, con un ripido sentiero che parte proprio dalla piazza, il piano e l'abetina di Campo all'Agio, secolare foresta di abete bianco. Risalendo invece l'Archiano d'Isola in direzione Capanno ci inoltriamo in una vallecola dominata dalla faggeta. Sopra la strada, proprio in mezzo ai faggi, il fosso del Pontone salta sui banchi di arenaria formando una bella cascata. Il faggio era l'albero dal quale i 'badiani' traevano il legno per i loro manufatti conosciuti in tutto il Granducato di Toscana. Proseguendo in mezzo al bosco, poco prima del rifugio dei Fangacci, un sentiero sulla destra conduce in breve al monte Penna (1333 m.) che domina il versante romagnolo, il lago di Ridracoli e la riserva di Sassofratino.

mercoledì 15 maggio 2013

La Verna: da riprogrammare

Purtroppo le previsioni meteo danno una situazione di instabilità per il prossimo weekend e pertanto abbiamo preso la decisione di rinviare a data da destinarsi il Circolare della Verna. Dispiace in quanto già pregustavamo il "sapore" della pedalata in quegli affascinanti e vergini luoghi, lontani dalle solite rotte cicloturistiche ma... non tutto è perduto e presto sarà di nuovo schedulato nell'agenda di Ad Maiora Bike. Rendiamo disponibile ugualmente per i più curiosi, il cicloracconto (La Verna) di presentazione, che potete visualizzare e scaricare dal menù.

800 anni della Verna

Ricorre quest’anno l’VIII centenario della donazione della Verna a S. Francesco da parte del conte Orlando di Chiusi, avvenuta nel 1213, dopo il loro incontro nel castello di San Leo, nel Montefeltro. Nelle Fonti Francescane si legge: “E infine disse questo messere Orlando a santo Francesco: ‘Io ho in Toscana uno monte divotissimo il quale si chiama il monte della Verna, lo quale è molto solitario e selvatico ed è troppo bene atto a chi volesse fare penitenza, in luogo rimosso dalla gente, o a chi desidera vita solitaria. S’egli ti piacesse, volentieri lo ti donerei a te e a’ tuoi compagni”. (FF 1898). Francesco accettò volentieri il dono e salì sulla montagna, ma nello stesso tempo si chiese se la volontà di Dio lo chiamava realmente lassù, padrone di una montagna, lui che aveva rifiutato di accettare l’offerta della Porziuncola. Frate Leone intuì il turbamento del suo penitente e stava per intervenire, quando un nuvolo di uccelli avvolse il santo in un’aureola festosa d’ali e di canti, facendogli capire che il suo arrivo alla Verna era gradito al “Signore Iddio”. Da allora si recò più volte alla Verna con i suoi Frati, fino al 1224, quando vi ricevette le Stimmate, mentre faceva la quaresima in preparazione alla festa dell’Arcangelo S. Michele. Da 800 anni, quindi, i Frati Minori della Toscana custodiscono gelosamente il luogo in cui il Poverello ebbe da Cristo “l’ultimo sigillo”, divenuto col tempo meta ambita dei pellegrinaggi ai santuari francescani. 

martedì 14 maggio 2013

Noi c'eravamo !!!

I friends che sono stati protagonisti nei due Tour Ad Maiora Bike friulani... oggi, guardando le immagini televisive della Tappa al Giro d'Italia, certamente un tonfo al cuore lo hanno percepito: come potevamo scordare l'aspra ascesa al Cason di Lanza con i suoi impegnativi, e da noi temuti, tratti over 10% fino a giungere in mezzo ai prati della stupenda conca del passo dominata dalla Creta di Aip e dal monte Cavallo... come potevamo dimenticare!!!.
Ma ancor di più, immaginare di essere ancora lì nell'atto pedalatorio e di massima fatica quando si esce dalla fittissima abetaia e la salita può dirsi conclusa, in mezzo ai pascoli del verde altopiano del Montasio contornato dalle  regali bastionate dello Jof di Montasio e dal Monte Canin, e si e' accolti da un maestoso panorama... come si può!!!. Non ci sono parole che possano descrivere quanto, ma solo vivendo.

lunedì 13 maggio 2013

... e smarì ‘d Catarnôn

 
Caterina Sforza
...e smarì ‘d Catarnôn l’andeva a tartofla cu un bò, il tonto di Caterinona andava a trifola con un bue; Fé e smarì ‘d Catarnôn, fare il tonto di Caterinona cioè il finto tonto, sono due coloriti modi di dire romagnoli per descrivere una persona che finge d’essere un po’ ritardata per ricavarne notizie o vantaggi da sfruttare. Pare tuttavia provato che il modo di dire tragga la sua origine da una verità storica: si tramanda infatti di persone finte tonte inviate per le nostre campagne da Caterina Sforza le quali, proprio per il loro modo di fare, venivano accolte nelle case e provocavano i contadini a parlare del governo cittadino; costoro, vedendo il (finto) ritardo mentale della persona, si lasciavano di conseguenza scappare in libertà male parole che, puntualmente il (finto) tonto riferiva a Caterina. La scaltra signora di Imola e Forlì, vissuta alla fine del secolo XV, veniva così informata dell’umore dei cittadini e poteva pertanto prendere le opportune decisioni anche per reprimere i pericolosi oppositori.
Resta dunque da chiederci chi fossero queste persone che si prestavano a far da delatori; è probabile che tra questi, oltre ad alcuni italiani, probabilmente nei posti di comando, vi fossero anche degli stranieri che in tal modo univano, al fare il (finto) tonto, anche la difficoltà nel parlare dovuta alla lingua poco conosciuta, tutti comunque al soldo della bella Caterina. Quale miglior garanzia dunque, per il popolo scontento, poter sfogarsi con un povero (finto) scemo che neppure poteva capire ciò che gli si stava dicendo? 
di Paolo Grandi

domenica 12 maggio 2013

Attenzione Battaglione...


Attenzione ! Attenzione Battaglione...

Ecco i prossimi appuntamenti Ad Maiora Bike (strada):

Sabato 18 maggio / La Verna
Un fantastico percorso circolare escursionistico, con partenza e arrivo a Bagno di Romagna, per tutti coloro che non hanno mai pedalato fino all'incantevole e luogo di fede e preghiera, di devozione a San Francesco, quale è LA VERNA e il suo santuario immerso in boschi di faggio ed abete, transitando dal Passo Mandrioli e Badia Prataglia. Il ritorno sarà altrettanto unico e mappato sulle strade che conducono fino alle Balze del Verghereto e la cima del Monte Fumaiolo. Km 106 – 2.412 mt dislivello.
Sab - Dom 1/2 giugno / Chianti Classic
Un piacevole ritorno in Toscana per riabbracciare la "schiettezza" cicloturistica che ancora la contraddistingue : se non avete mai partecipato a questa manifestazione "veramente" in stile cicloAMATORIALE (8 euro + pasta party) ecco l'occasione giusta per trascorrere due giornate a Castelnuovo Berardenga (SI) nel cuore delle terre senesi. Un appuntamento, naturamente NON competitivo, per scoprire pedalando una terra ancora genuina , considerando che alla base della manifestazione c’è l’esperienza dello storico gruppo dell’Eroica, la creatività di Bulletta Bike, i principi ideali degli animatori del parco Ciclistico del Chianti e non ultimo i paesaggi da cartolina del senese e le magnifiche strade che attraversano borghi, ville e castelli storici disseminati in un mare di silenzio e lontani dal traffico. Stiamo valutando alcune location per il pernotto e pertanto chi fosse interessato ad unirsi al gruppo ADM non deve fare altro che inviare una mail di interesse (admaiora2004@libero.it).
Programma: sabato 1 - visita in bicicletta di Siena (40 Km / domenica 2 - Percorso Chianti Classic: 131 km e 2.251 di dislivello.

venerdì 10 maggio 2013

Lo sapevate che...

Nel letto del Rio Sanguinario, all’altezza del podere "Costa", avendo alla destra del Rio la Serra e alla sinistra Bergullo, ci sono alcuni soffioni, o vulcanetti, che in dialetto sono detti "buldur" sono più o meno attivi e soggetti a spostamenti. Il nome "buldur" in romagnolo, "bollitori" in italiano, è stato dato a questo fenomeno naturale per il suo comportamento. Alcuni scrittori hanno chiamato questi bollitori vulcanetti ad aria, vulcanetti a fango, vulcanetti a freddo o fanghi aerati, ma il nome più antico è quello di bollitori; nelle carte dell’Istituto Geografico Militare essi sono indicati con il termine di "soffione". La scoperta di questi bollitori è lontana nel tempo. Vengono menzionati per la prima volta in un documento della metà del secolo XVII. Essi si presentano al visitatore come coni tronchi, alti circa venti centimetri, simili alla sommità dei vulcani; dal cratere scola, lungo il piano inclinato del tronco, una fanghiglia liquida. L’interno dei crateri è sempre umido; ogni minuto circa si alza dal fondo del cratere una bolla di fanghiglia grigiastra, che si eleva fino al culmine del cratere poi si rompe, lasciando sprigionare una bolla di gas con un rumore modesto, simile a quello provocato dallo stappo di una bottiglia di vino. Il fenomeno è simile a quello della marmellata o della polenta in ebollizione. L’agente del fenomeno è il gas metano; si può vederlo bruciare avvicinando una fiamma. La fanghiglia è fredda. Un tempo il fango fuoriuscito era utilizzato dall’uomo per sé e per gli animali, per curare forme artritiche e postumi di fratture o di traumi. Ora viene utilizzato a scopo terapeutico dalle Terme di Riolo. 

Come arrivare: Per giungere ai vulcanetti, dal territorio di Castel Bolognese, occorre giungere al cimitero della Serra e percorrere una stradina verso destra e scendere al Rio Sanguinario.

Musica nelle AIE

A pochi chilometri da Faenza (RA), in una suggestiva località chiamata Castel Raniero immersa nel verde fra le colline e la campagna, dal 1999 prende vita un originale e quanto mai importante appuntamento musicale: La musica nelle Aie – Castel Raniero in festa. Musicale ma non solo. Infatti, l'evento rappresenta un momento di partecipazione, scambio, incontro e dialogo fra musicisti provenienti da tutta Italia e un pubblico eterogeneo che sulle note del folk scopre anche il territorio, il suo ambiente, il cibo e il vino. Il Festival si articola per quattro giornate, dal 9 al 12 maggio. Lungo un percorso panoramico ad anello di circa 5 km (da compiere a piedi o in bicicletta), facendo tappa lungo le strade, nei cortili e nelle aie delle case, all'ombra di un grande albero o sotto il caldo sole primaverile, sarà possibile ascoltare una moltitudine di piccoli e grandi concerti. Concerti, ovviamente, di musica folk, tradizionale o moderno, nella sua accezione più ampia. 
L'atmosfera che si crea è davvero unica: dalla sensazione della festa rurale in un'aia tra balli e vino, alla meravigliosa dimensione solitaria della musica che riecheggia tra i vigneti e i campi di grano. 
Il calendario dettagliato è on line sul sito www.musicanelleaie.it
Questi gli appuntamenti musicali principali: 
giovedì 9 una serata tutta dedicata al ballo, quello folk, con i gruppi FERMENTO ETNICO, UVA GRISA e CAPA CUPA; 
venerdì 10, saranno ospiti DANIELE RONDA E FOLKCLUB, uno dei nomi nuovi e importanti della scena folk italiana; 
sabato 11 MALGHESETTI, che faranno ascoltare i brani del loro ultimo disco, e la grande GINEVRA DI MARCO; 
domenica 12 LAME A FOGLIA D'OLTREMARE. 
Oltre ai concerti, nei quattro giorni del Festival sono previste visite culturali e naturalistiche alle ville e ai boschetti di Castel Raniero, mostre, stage, mercatini di prodotti tipici e ovviamente lo stand gastronomico pronto a soddisfare tutti quelli che vorranno passare un fine settimana molto speciale.

giovedì 9 maggio 2013

MTB sabato 11 maggio

Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 7,45
Partenza : Castel Raniero ore 8,30

La società TRIAL BIKE di Lugo in occasione della festa popolare "Musica nella AIE", che si svolgerà nel prossimo weekend a Castel Raniero, organizza un raduno OFFROAD con partenza e arrivo presso la chiesa di Castel Raniero. Due sono i percorsi segnaltai, di 30 e 40 km e al termine il consuetudinario pasta party oppure si può anche aderire all'offerta di un pranzo completo ad un prezzo specialissimo.

mercoledì 8 maggio 2013

L'Arte ciclistica

















Telaio vintage da passeggio, Bottecchia, cromato e verniciato
Guarnitura sportiva Atala
Cerchi vintage Record, italiani e lucidati a specchio
Copertoni Schwalbe Delta Cruiser
Mozzi corsa Miche
Pignone fisso
Manubrio ad arco nastrato in pelle azzurra
Leva freno Weinmann
Freno anteriore Ursuss Lusso 20
Sella DAWES Olympian anni ’50
Concept creativo Biasca
gne

martedì 7 maggio 2013

Steve ... the best (anche su Graziella)


Ciclo-Touring a Lugo


Dal primo al 5 maggio, a Lugo, in occasione del Giro della Romagna, si sono dedicati quattro giorni per il ciclismo e alla scoperta dell'Appennino tosco-emiliano

"Vivere il territorio in bicicletta". Questa, secondo Roberto Babini, presidente del Ciclo Guide Lugo, l'idea alla base del CicloRomagna-Tour, l'iniziativa che unisce sport e cultura promossa dalla Uisp e dall'Unione dei Comuni della bassa Romagna. Quattro giornate, dal primo al 4 maggio, dedicate alle due ruote e al turismo per la valorizzazione dei luoghi lontani dalle solite mete di vacanza. Il progetto, infatti, non si è rivolto unicamente agli appassionati della bicicletta ma coinvolge anche chi, da accompagnatore, ha desiderato scoprire i borghi e i paesaggi dell'Appennino tosco-emiliano.
L'iniziativa varata in occasione della trentaquattresima edizione del Giro della Romagna. Proprio in attesa della gara ha preso vita l'idea di una vacanza attiva che comprendesse proposte per ciclisti e non. Sono stati previsti anche escursioni a piedi che toccheranno oltre alla rocca e al museo di Lugo anche la caratteristica piazza ellittica di Bagnacavallo interamente circondata da portici. Anche in questo caso l'itinerario dipenderà dagli interessi dei partecipanti che saranno accompagnati da guide messe a disposizione dai comuni coinvolti. "Le istituzioni infatti - continua Babini - capendo l'importanza di manifestazioni simili per la promozione del territorio e per la valorizzazione delle strutture ricettive, sostengono attivamente le nostre proposte". 
L'attività dell'asd Ciclo Guide di Lugo, nata nel 2004 in seguito a un corso di formazione Uisp per guide cicloturistiche ambientali, non si ferma però alla promozione del territorio ma si pone anche l'obiettivo di ripensare il modo di andare in bicicletta. "Vogliamo uscire - spiega Babini - dall'idea di competizione e fatica per ritrovare il semplice divertimento. Lo stesso cicloturismo, a volte, è 'paraprofessionismo' e gli amatori si sottopongono a un grande sforzo fisico. Per questo abbiamo ribaltato la parola in 'turismo in bici'. Impieghiamo molto più tempo per percorrere un tragitto perché al centro non dev'esserci la fatica o la prestazione ma il piacere di andare in bici".

lunedì 6 maggio 2013

Che Marathon MTB... !!!



Ne avevamo trattato ampiamente nei giorni scorsi sul blog AD MAIORA BIKE di questa new experience proposta dalla UCF Baracca come manifestazione collaterale al Giro della Romagna 2013 e visto che la curiosità non ci manca davvero... allora non ci è rimasto altro che  inforcare la MTB e affrontare il lungo percorso offroad, che da Lugo si inoltrava fino alla vetta del Monte Albano  con un ritorno alla base dopo una estenuante pedalata di ben 122 km a circa 1600 mt di dislivello. La fatica è stata tanta, ma il nostro giudizio nel complessivo è altrettanto positivo: piacevole l'andata su carrarecce pianeggianti, ora mai dimenticate, ma poi dalla Serra si è dato inizio ad una goduriosa escursione fatta di impegnative salite e vertiginose discese che hanno compensato ampiamente il più problematico ed interminabile (per via dell'erba non falciata...)  ritorno mappato sull'argine del fiume Senio.
Comunque una splendida iniziativa che come per tutte le nuove esperienze avrà modo di migliorarsi nelle  prossime edizioni, per diventare, come lo è stato per la manifestazione "regina" Giro della Romagna su strada, un cult del cicloturismo... off-road.

domenica 5 maggio 2013

Randonnèe da brividi...

L'esperienza condivisa con Daniele e Alfredo nel "mettere in piedi" questo differente appuntamento ciclistico nel contesto della manifestazione Giro della Romagna 2013, è stata indubbiamente molto interessante e anche emozionante. Dal primo pomeriggio di sabato al clou serale dell'evento, concentrato sulla partenza "notturna" dei randonnèeur, si sono succeduti piacevoli momenti, emozioni, incontri con i tanti cittadini lughesi che si sono "affacciati" con la giusta curiosità all'area di accoglienza e al parco chiuso, allestiti all'ombra del monumento di Baracca,  valorizzando ancor di più con la loro attenzione espressa, il gesto organizzativo al di là del senso prettamente sportivo. La cronaca è presto fatta con 56 partenti alle ore 18 per la RANDO 400 km per un primo tratto di 100 km che da Lugo giunge a Comacchio, timbro di controllo e ritorno per una nuova partenza alle ore 22 congiuntamente ai restanti iscritti alla RANDO 300 km e sempre dalla Piazza Baracca di Lugo. Le condizioni meteo previste con una probabile piovosità sul percorso, preoccupazioni soprattutto concentrate sul transito notturno sull'appennino tosco romagnolo, non hanno invece alcunchè inficiato sull'andamento e già dalla mattinata di domenica i primi "randagi-fast" hanno portato a termine la loro prova, gli ultimi arrivi nel tardo pomeriggio, ma con un denominatore comune di grande soddisfazione sul percorso mappato.

venerdì 3 maggio 2013

Tutti in piazza !!!!

Piazza Baracca - Lugo di Romagna
Sabato 4/05 alle ore 18 partenza Randonnèe 400 della Romagna
Sabato 4/05 alle ore 22 partenza Randonnèe 300 della Romagna

Se siete curiosi e volete osservare questi "randagi" della bicicletta che si accingono a partire in questa loro impresa di pedalare tutta la notte e il giorno seguente lungo interminabili percorsi di ben 300/400 km (dislivello 4.000 mt)... ecco questa è una buona occasione!!!!. Proprio davanti al nostro maestoso monumento cittadino dedicato a Francesco Baracca, verrà allestito il parco-chiuso per contenere i ciclomezzi dei partenti equipaggiati di attenti particolari meccanici, di potenti illuminazioni a led che consentono una visione a giorno nella notte più scura e differenti portapacchi ove "stivare" indumenti, alimentazione ed altro per muoversi in modo autonomo e mai supportati da alcuno: questo è lo stile del vero randonnèeur. L'organizzazione della UCF Baracca Lugo è pronta anche per questo varo "cittadino", organizzato sempre nel contesto del, ora mai storico, Giro della Romagna, che all'indomani prenderà il via invece dallo Stadio Comunale con le sue migliaia di partecipanti.

Una pietra nobile


La Pietra Serena è una pietra naturale di grana compatta e finissima dalla sostanza uniforme e omogenea, di colore grigio con tonalità tendente all'azzurro. Viene citata fin dal 1500 da Giorgio Vasari mentre pare che Dante la chiamasse macigno (Inferno, XV, 63). E' stata utilizzata nella costruzione di opere ed edifici famosi come gli Uffizi, la chiesa di San Lorenzo e la Basilica di Santo Spirito a Firenze, ma molto tempo prima era stata impiegata dagli Etruschi per costruire le mura di Fiesole.La pietra serena viene inoltre usata per la pavimentazione: Firenze, Siena ed Arezzo sono in gran parte pavimentate con lastre di pietra serena. La Pietra Serena estratta nel comprensorio di Firenzuola, è una roccia sedimentaria classica, denominata arenaria. Importantissime oggi sono le cave di Firenzuola, poichè è l'unico comparto industriale in Italia per la lavorazione e l'estrazione di questa roccia. I giacimenti di questa zona si sono formati circa 20 milioni di anni fa per accumulo di fondo marino. Circa 5-10 milioni di anni fa l'intera formazione si è sollevata, formando così le intere montagne del comprensorio. Questa materia prima ebbe subito molto successo grazie alla sua resistenza al tempo e all'usura, oltre che al suo facile abbinamento con altri materiali come il marmo e il legno.

giovedì 2 maggio 2013

Volere non è volare

 "Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli": prendiamo spunto dalle rime dell'Alfieri come pensiero rappresentativo della nostra giornata cicloturistica, della prima escursione 2013 trascorsa ieri, quella  che con il Tour della Crocetta ha consacrato un'altra pagina ... a cavallo della bicicletta. Il volere è la determinazione degli aderenti al nostro movimento Ad Maiora Bike, nel ricercare sempre nuove Cycling experiences, condividerle e soprattutto insieme pedalarle  dedicando energie e risorse in quei sempre-meno ritagli di tempo che a fatica sottraiamo alla quotidianità . Un 10 e lode... a tutti!!. 
Il cicloracconto dell'escursione Tour della Crocetta ha il suo vero inizio con lo svalico del Passo del Giogo planando nel Mugello, territorio collinare ricco di storia e di testimonianze artistiche, selvaggio e poco trafficato se si transita sulle quelle incantevoli strade secondarie che spesso vediamo rappresentate su riviste e/o video che raccontano  - come fossero miraggi...  - "luoghi da scoprire": cari friends... sono qui!! ... a un tiro di schioppo!!.
Da Barberino del Mugello l'ascesa al Valico della Crocetta si è presentata subito very strong, con un "muro" di 700 mt iniziali che ci ha tolto il respiro... ma una volta giunti alla sommità di questo tratto, la solitudine del pedalare in silenzio e con lo sguardo catturato al paesaggio circostante ci ha accompagnato fino alla sommità del Passo. La discesa breve a Montepiano, sosta ristoratrice in pieno stile toscano (pane & prosciutto) e su di nuovo per Monte Tavianella, e qui.... lo spettacolo ha avuto inizio. La caratteristica forse più apprezzabile è la fitta ed estesa boscosità dei suoi versanti, costituita prevalentemente da abeti: Cinque km (7% media costante) immersi nella oscura foresta delle Cottede. Dalla sommità del Tavianella ti trovi ad un tratto dal Santuario di Boccadirio, dove il 16 luglio 1480 due pastorelli di nome Donato Nutini e Cornelia Vangelisti, videro la Madonna. E' un luogo incantato...
Nuovamente in picchiata a valle e precisamente a Roncobilaccio, ora ci attende la quarta e ultima salita del percorso e cioè la risalita al Passo della Futa, niente male in questo momento di "stanchezza" per la sua pendenza spalmata in ben 9 km e che donano piacevolezza al pedalare e un massaggio muscolare in movimento!. Il circolare si conclude a Firenzuola dopo 90 km pedalati in 5,15 h e 2020 mt dislivello metrico.