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martedì 7 maggio 2013

Ciclo-Touring a Lugo


Dal primo al 5 maggio, a Lugo, in occasione del Giro della Romagna, si sono dedicati quattro giorni per il ciclismo e alla scoperta dell'Appennino tosco-emiliano

"Vivere il territorio in bicicletta". Questa, secondo Roberto Babini, presidente del Ciclo Guide Lugo, l'idea alla base del CicloRomagna-Tour, l'iniziativa che unisce sport e cultura promossa dalla Uisp e dall'Unione dei Comuni della bassa Romagna. Quattro giornate, dal primo al 4 maggio, dedicate alle due ruote e al turismo per la valorizzazione dei luoghi lontani dalle solite mete di vacanza. Il progetto, infatti, non si è rivolto unicamente agli appassionati della bicicletta ma coinvolge anche chi, da accompagnatore, ha desiderato scoprire i borghi e i paesaggi dell'Appennino tosco-emiliano.
L'iniziativa varata in occasione della trentaquattresima edizione del Giro della Romagna. Proprio in attesa della gara ha preso vita l'idea di una vacanza attiva che comprendesse proposte per ciclisti e non. Sono stati previsti anche escursioni a piedi che toccheranno oltre alla rocca e al museo di Lugo anche la caratteristica piazza ellittica di Bagnacavallo interamente circondata da portici. Anche in questo caso l'itinerario dipenderà dagli interessi dei partecipanti che saranno accompagnati da guide messe a disposizione dai comuni coinvolti. "Le istituzioni infatti - continua Babini - capendo l'importanza di manifestazioni simili per la promozione del territorio e per la valorizzazione delle strutture ricettive, sostengono attivamente le nostre proposte". 
L'attività dell'asd Ciclo Guide di Lugo, nata nel 2004 in seguito a un corso di formazione Uisp per guide cicloturistiche ambientali, non si ferma però alla promozione del territorio ma si pone anche l'obiettivo di ripensare il modo di andare in bicicletta. "Vogliamo uscire - spiega Babini - dall'idea di competizione e fatica per ritrovare il semplice divertimento. Lo stesso cicloturismo, a volte, è 'paraprofessionismo' e gli amatori si sottopongono a un grande sforzo fisico. Per questo abbiamo ribaltato la parola in 'turismo in bici'. Impieghiamo molto più tempo per percorrere un tragitto perché al centro non dev'esserci la fatica o la prestazione ma il piacere di andare in bici".

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