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giovedì 16 maggio 2013

Badia Prataglia


Badia Prataglia è un paese montano posto al centro del Parco Nazionale, quasi a presidio di un valico appenninico, il Passo dei Mandrioli, che la strada statale 71 raggiunge nella corsa che da Montefiascone la porta a Ravenna. Badia deve molto a questa strada, voluta nello scorso secolo dal Granduca Leopoldo II, che ha contribuito a fare del centro la stazione di montagna più conosciuta di tutta la provincia aretina. La bellezza del posto è indiscutibile. Le case, in stile quasi alpino, sono situate all'incontro di una serie di vallecole che costituiscono la parte più alta del bacino del torrente Archiano. Al centro si trova la chiesa romanica, ultimo resto dell'abbazia benedettina fondata nel 989 e soppressa nel XIV secolo.       
Il bosco circonda il paese offrendo un campionario quasi completo di formazioni forestali. Proprio a ridosso delle case si trovano boschi misti di latifoglie (acero, frassino, tiglio) e addirittura, inusuale a 900 metri di altitudine, un vecchio castagneto da frutto ora abbandonato. In quella direzione si raggiungono, con un ripido sentiero che parte proprio dalla piazza, il piano e l'abetina di Campo all'Agio, secolare foresta di abete bianco. Risalendo invece l'Archiano d'Isola in direzione Capanno ci inoltriamo in una vallecola dominata dalla faggeta. Sopra la strada, proprio in mezzo ai faggi, il fosso del Pontone salta sui banchi di arenaria formando una bella cascata. Il faggio era l'albero dal quale i 'badiani' traevano il legno per i loro manufatti conosciuti in tutto il Granducato di Toscana. Proseguendo in mezzo al bosco, poco prima del rifugio dei Fangacci, un sentiero sulla destra conduce in breve al monte Penna (1333 m.) che domina il versante romagnolo, il lago di Ridracoli e la riserva di Sassofratino.

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