L'Eremo era un luogo "destinato al ritiro,
alla pietà ed alla meditazione delle cose celesti" e tale è la
collocazione di quello di Gamogna, fondato da San Pier Damiani nel 1053 in una posizione
isolata sul crinale appenninico tosco-romagnolo... in luogo talmente sperduto e
silenzioso, da rendere all'escursionista la sensazione di un armonioso
intonarsi degli oggetti creati dall'uomo con la bellezza della
natura. Questo è il "manifesto" della escursione odierna in
MTB.... l'impressione ricevuta pedalando in celati sentieri, boschi ingialliti,
creste di fragili colline appenniniche, che ha reso la calda giornata un'estasi per gli occhi e per la mente. Indubbiamente un appuntamento differente,
reso ancor più interessante per quel senso di esplorazione, di ricerca della
giusta via da intraprendere alla quale non siamo avvezzati, a causa delle nostre
abitudini domenicali indirizzate principalmente verso raduni organizzati: una sensibile differenza
come lo è un pollo ruspante da quello allevato in batteria! Pedalare senza
stress e scegliere il percorso che più ti aggrada... non è male vero?.
Trentadue
sono stati i km pedalati con un dislivello di 1300 mt, con base di partenza a
Lutirano in direzione Badia della Valle, per salire in quota scegliendo
l'impegnativa salita del Pian della Meda; ora si prosegue in direzione sud,
verso Gamogna, pedalando agevolmente in quota (900 mt). Giunti all'Eremo
abbiamo scelto di proseguire a "naso" verso il Passo dell'Eremo
(tratto in single track - impegnativo e con molti tratti a piedi) seguendo il
sentiero CAI 521 pedalando lungo il fianco della montagna e tagliando un fitto, ed in alcuni punti buio, bosco di faggi. Oltrepassiamo due ruderi, che
identificano i Valloni di Gamogna, e finalmente "riaffioriamo" allo
scoperto, su un poggetto che ci permette di osservare in lontananza i monti
Bruno e del Becco. Sul Passo dell'Eremo imbocchiamo la strada asfaltata,
per scendere e risalire nuovamente al Passo della Peschiera e ancora
ridiscendere verso l'imbocco della forestale del Valico Tramazzo, una vera
autostrada sterrata: il giusto premio odierno per le faticose risalite di
Gamogna. Scegliamo di non scendere a Tredozio e svalicare il Monte Collina
per via asfalto ma deviare verso Trebbana e fare ritorno via Badia della Valle,
ma senza fare"conto" di un versante fangoso che ha reso difficoltoso
il rientro. Per concludere questa incredibile giornata trascorsa non poteva non
mancare un succulento ristoro, con tanto di "gambe sotto alla tavola"
e tante chiacchere, presso il ristorante dell'Eremo della Badia della Valle. Voto: 8
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