La Rocca delle Caminate: un falso. Una copia. O forse è meglio dire: una cosa diversa, un “originale” a sé.... Un castello che nulla ha in comune col precedente, quello antico, se non il luogo dove è stato realizzato. Un edificio affascinante, molto affascinante, ma del ‘900.
L'origine del castello risalirebbe quindi al X o XI secolo. Visse qui nel 900 Guido delle Caminate e nel 997 la rocca fu residenza e castello dei Belmonte di Rimini che ne conservarono la proprietà fino al 1469. Il castello fu distrutto almento tre volte: nel 1212, nel 1236 dai faentini e nel 1469 da Pino Ordelaffi che lasciò indenne solo la torre centrale. Passato alla Repubblica Veneta e in seguito a varie famiglie nobiliari venne totalmente distrutto dal terremoto del 1870. Quando la Federazione Provinciale Fascista di Forlì l'acquistò non era altro che un ammasso di macerie. Nel 1923 fu ricostruita integralmente, secondo la teoria del falso storico, su disegno degli architetti L.Corsini e S.Baccarini, per farne dono a Benito Mussolini, originario di Predappio, che la utilizzò come residenza privata.
In meno di un anno furono raccolte 530.000 lire che furono versate alla Direzione generale delle Belle Arti che ne curò il restauro che ebbe termine nel 1927.
Sulla torre fu installato un faro elettrico la cui luce tricolore giungeva fino alla distanza di 80 km .
Mussolini trascorse alla Rocca giornate di riposo e vi ricevette personaggi potenti dell'epoca: da Vittorio Emanuele III a Hitler, all'ambasciatore giapponese Matsuoka, nel 1943 la rocca fu sede della prima riunione del Consiglio dei Ministri della Repubblica Sociale Italiana.
Bombardata nel 1944 e successivamente devastata e saccheggiata dalla popolazione.
Oggi è di proprietà della provincia di Forlì.
http://www.roccadellecaminate.it/http://www.appenninoromagnolo.it/
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