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martedì 8 novembre 2011

E noi cosa facciamo?

La vergogna corre sul video: l’alluvione dei giorni scorsi ha provocato una vera e propria esondazione di rifiuti di plastica lungo il lagno Rosario nei pressi di Nola suscitando sdegno in tutta l’opinione pubblica mondiale. Ma i rimpalli di responsabilità e le vere ragioni di questa “catastrofe” sono da ricercarsi soltanto nella mancanza del senso civico, della educazione e nel rispetto degli altri. Pensate quanto poco basterebbe per risolvere questo attuale problema dei rifiuti, adottando quella unica soluzione disponibile che è quella della raccolta differenziata e responsabile da parte di ogni cittadino. Tra le ragioni che spingono a fare la raccolta differenziata della plastica si può, senz'altro, annoverare la sua lenta degradabilità. I contenitori in polietilene o in cloruro di polivinile abbandonati nell'ambiente impiegano dai 100 ai 1000 anni per essere degradati, mentre per oggetti apparentemente più inconsistenti, come le carte telefoniche ed i sacchetti, il tempo necessario è almeno 1000 anni. E noi cosa facciamo per adottare nella nostra quotidianità uno stile di vita maggiormente ECO?
Visto che trattiamo di cicloturismo... in questa piccolissima "finestra" quale è questo Blog, come possiamo contribuire per essere ECO-coerenti anche quando pedaliamo:
1) Non lasciate lungo la carreggiata o nei fossi adiacenti, le camere d'aria sostituite/forate e le relative ricariche d'aria usate per il gonfiaggio delle stesse.
2) Non gettare "al vento" le confezioni delle barrette energetiche o gli stick degli integratori dolcificanti: basta riporle nelle proprie tasche e poi giunti a casa, immetterle nel contenitori dei rifiuti.
3) Avere rispetto del territorio che tanto adoriamo.

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