Montefiore è la capitale medioevale della Valle del Conca e uno dei paesi della Signoria dei Malatesta più integri e affascinanti. La Rocca, come sentinella di pietra delle terre malatestiane, offre, con le sue geometrie severe e imponenti, scorci davvero unici. Sorge su un promontorio dove, nelle giornate serene lo sguardo abbraccia la costa da Fano a Ravenna.
Il fiume Conca nasce dal Monte Carpegna, nelle Marche. Attraversa terre che serbano storie antiche e bellezze naturalistiche, fino a gettarsi nel mare, tra Cattolica e Misano Adriatico. In Romagna il paesaggio si distende in dolci declivi, costellati di borghi e castelli, dove la natura selvaggia convive con gli spazi coltivati. Nel basso Medioevo e nel primo Rinascimento questi luoghi godettero del loro massimo splendore politico, artistico e culturale, contesi e dominati dai Malatesta, signori di Rimini, e dai Montefeltro, signori di Urbino. Un momento storico che ha lasciato un’impronta profonda nell’identità del territorio e della popolazione locale. Montefiore, con il suo imponente castello, si erge su una delle più alte colline della Valconca, permettendo una veduta d’insieme della costa e di tutta la bassa vallata: un panorama unico, vibrante di luce e di colori. Il borgo di Montefiore, con le sue case, si addossa al castello, conservando la sua fisionomia medioevale. Si raccoglie in un semicerchio chiuso da mura, con le loro antiche torri; e fuori da queste mura un borgo, disteso brevemente a fianco della strada che risale e ridiscende la valle del Conca. Il castello e il paese dovevano la loro fortuna alla posizione dominante e al fatto di trovarsi al centro di un paese fertile, e su una strada importante, quella Flamnia minor grazie alla quale era possibile accorciare sensibilmente il viaggio verso Roma o da Roma.
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