Se volete scoprire una salita Hors “panoramica” e poco affollata ecco a voi la Forcella del Mangart: l’unico “duemila” sloveno con accesso possibile solo dal versante sloveno mediante una strada asfaltata, a pedaggio per i veicoli motorizzati. Il punto di partenza dell’ascesa è situato ad un bivio (segnalato) per il Mangart, sulla direttrice che dal Passo del Predil porta verso l’abitato di Log Pod Mangartom e che prosegue in direzione Bovec nella Soca-Valley.
Da questo punto si sviluppa una incredibile strada tipicamente alpina scavata nella roccia con 4 corte gallerie più una quinta molto buia, con una carreggiata molto stretta e una pendenza media dell'8.6% con molti tratti sempre sopra al 10% , che in poco piu' di 11 km , porta a superare un dislivello di 950 m fino a quota 2055 circa. Nel primo tratto la strada risale il torrente seguendo la linea di massima pendenza, salvo un breve intermezzo nel bosco, oltre il quale occorre superare un duro rettilineo al 15%; seguono 3 chilometri circa con incantevoli passaggi all’interno di boschi di faggio che poi fanno posto alla nuda roccia.
Ora la strada si apre alla visuale con ripidi tornanti alternati a tunnel scavati nella roccia, la vista va sempre più allargandosi sulla Valle di Riofreddo, cinta a meridione dal gruppo del Canin ed a settentrione dalla cresta del Montasio.
La strada priva di protezioni laterali giunge sino al rifugio situato sotto la sella. Poco oltre inizia un percorso asfaltato ad anello a senso unico di percorribilità che raggiunge l’altitudine di 2055.
Una volta in cima ed ammirato da un lato l'imponente mole del Mangart e dall’altro un panorama grandioso che dall’alto si staglia sui laghi di Fusine, con la bici non si puo' fare altro che tornare sui propri passi e ridiscendere fino al bivio per Bovec.
(percorsa il 05/08/2011)
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